INCARDONA: “LA QUESTIONE MERIDIONALE IGNORATA DALL’AGENDA DELLA POLITICA REGIONALE

  Nei primi giorni di campagna elettorale si sono affrontati i temi più disparati, promettendo ricette mirabolanti per un numero esiguo di problematiche, tralasciando colpevolmente un’intera situazione economica e sociale che stringe nella sua morsa la Sicilia e l’intero mezzogiorno.

 

I dati relativi all’economia del Sud sono allarmanti e se da una parte si segnala positivamente un risveglio dell’imprenditoria giovanile, dall’altro emerge la diminuzione dei posti di lavoro e del Pil complessivo prodotto dal meridione.

 

Grande Sud, il partito arancione fortemente voluto da Gianfranco Micciché, è germogliato sul seme di una speranza: quella di avere un mezzogiorno forte che sia considerato non più una scomoda zavorra ma un motore di crescita e sviluppo per l’intero paese.

 

“Molti preferiscono non parlare di questione meridionale – ha affermato il deputato regionale di Grande Sud Carmelo Incardona – ma la grave crisi che stiamo vivendo a livello globale penalizza il già martoriato mezzogiorno d’Italia. Più di un terzo dei 130mila posti di lavoro che andranno persi quest’anno a livello nazionale si concentrerà nelle regioni meridionali. Le famiglie annaspano e non riescono ormai a mantenere i loro figli agli studi, le imprese non hanno più accesso al credito e i giovani, pur creando aziende, non riescono a emanciparsi economicamente”.

 

“Per questi motivi – ha proseguito l’onorevole Incardona – Grande Sud affronterà, con dedizione e impegno, l’ampia questione meridionale. Sono i siciliani che ce lo chiedono: riaprire l’accesso al credito, sostenere le imprese artigiane che attendono i fondi agevolati da Crias e Irfis, creare poli di eccellenza specializzati, sostenere lo start up delle aziende e soprattutto dare un taglio netto alla burocrazia regionale. Saranno questi i punti nodali per il riscatto della nostra terra e che il programma di governo del presidente Micciché s’impegnerà ad affrontare”.

 

“Altre coalizioni – ha concluso il deputato di Grande Sud – non avranno mai le mani libere per affrontare i problemi del meridione e della Sicilia. Giocoforza confliggeranno con le direttive imposte dalle segreterie di partito romane. Il progetto portato avanti da Micciché mira, per l’appunto, ad avere campo libero nell’interesse unico ed esclusivo della Sicilia”.

 

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