INCARDONA A TUTTO CAMPO
31 Mag 2012 20:10
Una linea comune tra enti locali e Regione per sbloccare l’annosa questione dell’aeroporto di Comiso . E’ quanto emerso dall’incontro avvenuto in mattinata nell’aula consiliare della Provincia di Ragusa alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Pier Carmelo Russo e degli esponenti della politica e delle associazioni di categoria locali.
Con un documento, sottoscritto all’unanimità, la Regione chiederà al ministero dell’Economia e al ministero delle Infrastrutture di adottare il decreto interministeriale con il quale si garantisce la copertura Enav per i servizi di assistenza al volo.
Inoltre l’assessore Pier Carmelo Russo ha portato una sostanziale novità: la Regione é pronta ad anticipare le somme necessarie per lo start – up dell’aeroporto di Comiso.
“Accolgo con soddisfazione – ha commentato l’onorevole Carmelo Incardona – l’esito dell’incontro odierno che ci ha consegnato la volontà della Regione Siciliana di anticipare le spese di start up per il Vincenzo Magliocco”.
“Si tratta di un segnale molto importante – ha proseguito il deputato di Grande Sud – anzi, una sostanziale inversione di rotta da parte del governo regionale che non è stato puntuale sulla questione. Da ultimo, la missiva del vice ministro alle Infrastutture Ciaccia in cui si ribadisce la mancata valenza nazionale di Comiso,attende ancora una risposta a distanza di mesi”.
“Il 22 maggio scorso ho avuto modo di incontrare a Roma, presso la sede del ministero delle Infrastrutture, il capo di gabinetto del vice ministro, la dottoressa Maria Teresa Di Matteo, per comprendere le cause burocratiche e giuridiche del mancato finanziamento dell’aeroporto. Esiste il problema del riconoscimento dell’interesse nazionale e una volta constatato va affrontato, oltre che sul piano politico in punto di diritto. Attesa l’importanza che lo scalo di Comiso riveste per la Sicilia la Regione nell’esercizio dei suoi poteri deve intraprendere anche un’azione di contrasto sul piano amministrativo e se occorre giudiziario, altrimenti siamo al solito teatrino in cui c’è qualcuno che quando parla qui inveisce contro lo Stato, salvo poi nascondere la testa nella sabbia quando ci si trova di fronte agli interlocutori statali”
“E’ arrivato il momento di abbandonare il fatalismo – ha sottolineato l’onorevole Carmelo Incardona – .
Parallelamente all’azione politica e amministrativa che abbiamo concordato quest’oggi occorre uno sfrorzo corale tra Regione e gli enti territoriali, e non, della provincia iblea che deve portare a consentire l’apertura del Vincenzo Magliocco”.
“La Regione si faccia capofila di un tavolo di lavoro, tra Regione ed enti locali, per capire in quale misura il territorio ragusano può contribuire allo start – up dell’aeroporto con l’individuazione certa del contributo che ogni singolo ente potrebbe fornire per velocizzare l’apertura dello scalo”.
“Anche la Soaco, la società di gestione dello scalo, dovrebbe fare la sua parte per dimostrare di avere a cuore lo sviluppo del territorio e una quanto più rapida possibile attivazione dell’aerostazione. La Soaco prevedendo uno simile impegno dimostrerebbe la volontà di agire nell’interesse di tutti i cittadini, altrimenti si consolida il sospetto, già diffuso, che la società di gestione possa essere condizionata da altri interessi”.
In attesa del riconoscimento dell’interesse nazionale alla struttura, “se i dodici i comuni della nostra provincia – ha concluso il coordinatore provinciale di Grande Sud – potessero dare un contributo, unito a quello degli altri soggetti ed enti direttamente interessati sul territorio, si potrebbe finalmente porre fine a un’attesa durata anni”.
Altro punto affrontato da Incardona riguarda la nomina formalizzata di Francesco Aiello ad assessore alle risorse agricole della Regione siciliana. Al già assessore regionale all’Agricoltura arrivano le congratulazioni per il nuovo incarico dal deputato di Grande Sud Carmelo Incardona.
“Porgo i miei sinceri auguri a Francesco Aiello per il suo nuovo incarico, certo che saprà mettere in campo la sua esperienza in un settore che ben conosce. Pur non condividendo l’agire politico del governatore Lombardo mi auguro che Francesco Aiello possa occuparsi delle tante emergenze che sta vivendo l’agricoltura regionale, con un’attenzione particolare per la provincia di Ragusa”.
Infine, viene affrontato il “recente smarcamento” del Pd siciliano dall’esperienza governativa e il “valzer di assessori”, che sta certificando la fine e il fallimento del governo Lombardo, giunto al suo quinto rimpasto. La giunta regionale è allo sbando ed alla mercé del presidente Lombardo che tesse la sua tela in vista delle prossime elezioni regionali e nazionali. Sta, con l’affanno di chi sa di avere fallito su ogni fronte, piazzando nei posti di governo e sottogoverno i suoi candidati.
“Il governo Lombardo – ha commentato Incardona – è giunto all’apice della disfatta. Abbandonato da tutti il presidente rappresenta l’estrema sintesi di un politico votato esclusivamente alla ricerca e al mantenimento del potere”.
“E’ questa, – ha proseguito l’onorevole Incardona – la disfatta del lombardismo. Cos’è il lombardismo? Il voler tenere e accentrare il potere a tutti i costi anche contro la volontà popolare, calpestata più volte dal presidente. In questi anni Lombardo non ha amministrato come un leader di una coalizione, ma come un regnante d’altri tempi. Tutto ciò in dispregio dei principi della democrazia. Eletto col centrodestra ha governato col centrosinistra ammantando con un dichiarato ed annunciato, ma mai praticato, riformismo un’azione che sul piano politico ha contribuito fortemente alla attuale delegittimazione della Politica e dei Partiti. Inoltre sul piano amministrativo è un chiaro esempio di un fallimento più che solenne, anzi un arretramento al punto da fare apparire le pratiche amministrative borboniche come più chiare ed avanzate”.
“Il voto che gli elettori siciliani avevano espresso – ha evidenziato il deputato regionale di Grande Sud – è stato tradito da chi ama comandare come Raffaele Lombardo, il quale ha una peculiarità: una vocazione all’autoisolamento. Mi auguro che questa vocazione venga, atteso quanto accaduto in questi anni, “rispettata” fino in fondo tanto per il presidente quanto per tutti coloro che lo hanno incoraggiato e sostenuto nella forsennata e spasmodica occupazione del potere”.
“Piazzare uomini chiave nei posti di potere, nominare consulenti gli amici di vecchia data, occupare politicamente qualsiasi carica pubblica, sprecare sistematicamente i fondi europei: questo è tutto ciò che ha portato il lombardismo. Gli elettori siciliani terranno sicuramente conto della vasta proporzione di una disfatta epocale”.