In Sicilia niente più tamponi gratuiti. Fa eccezione Modica.

In Sicilia spesso accadono delle cose per le quali si fa fatica a trovare delle spiegazioni logiche a meno che non si pensi male. Ma come diceva il buon Andreotti “ A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre”. Da pochi giorni a questa parte, inspiegabilmente e proprio quando serve tracciare più possibile ed al meglio, l’evoluzione, o meglio, la sperata involuzione del virus Covid-19, nelle comunità locali, le strutture pubbliche non effettuano più tamponi gratuiti per la popolazione. E così l’Asp di Ragusa, al pari di tutte le altre regionali, ha demandato alle strutture locali private ed alle farmacie il compito di effettuare i tamponi rapidi per accertare la eventuale positività al Covid. Una scelta che abbiamo grandi difficoltà a comprendere e qualcuno, come ad esempio il Sindaco di Modica, persino ad accettare. Ecco quindi che il primo cittadino Ignazio Abbate, l’unico in Sicilia,  al quale di certo non si può rimproverare di stare con le mani in mano, comprendendo la grande richiesta che ancora proveniva dal territorio, ieri si è organizzato a Palazzo di città per effettuare comunque i tamponi gratuiti a coloro i quali lo richiedevano. Oltre 300 sono stati i cittadini che nel solo pomeriggio di ieri hanno effettuato il tampone rapido a dimostrazione che ancora la necessità di effettuare le verifiche c’è ed è elevata. Non si comprende infatti perché mai lo si possa fare soltanto in strutture private e a pagamento ovviamente. Questa scelta, probabilmente avallata dal neo assessore regionale alla sanità, coincide quindi,  con un numero di tamponi effettuati nell’isola molto basso. Nella sola giornata di ieri soltanto 14.208 sono stati i  tamponi processati, con una incidenza che sfiora l’1,3%. Se le strutture pubbliche preposte lo avessero effettuato gratuitamente, come è stato fino ad adesso, certamente  sarebbero stati molto di più. Nonostante tutto ad ieri la Sicilia era la regione con il più alto numero di caso registrati, 170 in tutto. Insomma la strategia pare non abbia funzionato, con la conseguenza che ad oggi i positivi nell’isola sono certamente di più di quelli accertarti. Insomma la storia sembra non cambiare. Almeno, se per un attimo volessimo ragionare in termini egoistici, a Modica per volontà del proprio primo cittadino, sappiamo davvero come stanno le cose in materia di covid. Almeno in questo campo abbiamo le idee chiare con buona pace del Governo regionale.

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