Imprenditrice di Vittoria vince battaglia legale durata 4 anni: annullata interdittiva antimafia

L’imprenditrice di un’azienda di Vittoria ha vinto una battaglia legale durata quattro anni contro un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Ragusa. L’interdittiva aveva coinvolto l’azienda a causa del coinvolgimento criminale del padre e del marito dell’imprenditrice. Il padre aveva deciso di collaborare con la giustizia, mentre il marito era sotto processo per reati legati alla criminalità organizzata fino al 2007.

Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana ha dato ragione all’imprenditrice e ai suoi avvocati, Giovanni Francesco Fidone e Salvatore Brighina. Il giudice amministrativo di appello ha criticato vari aspetti dell’interdittiva, sottolineando in particolare che gli elementi indizianti rilevanti erano datati, risalendo a circa 12 anni prima dell’emissione dell’interdittiva.

LA VICENDA GIUDIZIARIA

Il Consiglio di giustizia amministrativa ha anche considerato che l’intera famiglia dell’imprenditrice era entrata a far parte del programma di protezione dei collaboratori di giustizia. I giudici hanno evidenziato che l’assenza di manifestazioni pubbliche di disassociazione da parte dell’appellante rispetto alla decisione dei suoi parenti o conviventi di collaborare con le forze dell’ordine è un fattore da valutare attentamente.

Il provvedimento interdittivo è stato giudicato carente sul piano istruttorio e la motivazione a sostegno è stata considerata insufficiente. Di conseguenza, il ricorso di secondo grado presentato dall’imprenditrice è stato accolto, ponendo fine a un lungo percorso giudiziario.

Nonostante l’interdittiva, l’azienda dell’imprenditrice non si è mai fermata e ha continuato la sua attività, a differenza di molte altre imprese colpite da provvedimenti simili.

Fonte: Agi

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