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IL TELEGIORNALE REALIZZATO DAI RAGAZZI DELL’ANFFAS ONLUS DI RAGUSA
22 Dic 2010 10:38
50 minuti per rendere prodotto video il progetto “Ho da dire anch’io”, il telegiornale realizzato dai ragazzi dell’Anffas Onlus di Ragusa e ieri sera presentato al teatro Don Bosco nel capoluogo. 50 minuti per raccontare la realtà che li circonda, cimentarsi in ruoli per loro, prima, sconosciuti ma che li hanno affascinati e soprattutto stimolati a continuare a conoscere e addentrarsi nel mondo dell’informazione che non è un luogo minato per le persone con disabilità, come erroneamente si sarebbe potuto credere.
In 50 minuti, i ragazzi dell’Anffas hanno sintetizzato il lavoro di oltre un mese, periodo durante il quale si sono affinati nell’acquisizione delle tecniche di lettura di un telegiornale, hanno acquisito il piglio degli intervistatori, si sono posti al cospetto di rappresentanti istituzionali e della società civile, “interrogandoli” non solo sul ruolo che svolgono ma anche e soprattutto su ciò che non è noto all’opinione pubblica, ossia la loro sfera personale, quando sono lontani da riflettori o scene pubbliche.
Il risultato è stato un prodotto televisivo, la cui regia video è stata curata da Vincenzo Cascone con il supporto tecnico e logistico di Extempora. Il risultato più importante che è stato portato a casa, è la piena condivisione di un progetto da parte della città e dell’Anffas. I ragazzi, in questa come in tante altre occasioni, sono stati i veri protagonisti; hanno studiato il lavoro che avrebbero dovuto svolgere, hanno avuto momenti di confronto ed anche di crescita, ed hanno sviluppato il loro senso critico, dimostrando che non c’è nulla che non si possa fare, se si riesce ad andare oltre gli steccati mentali degli altri.
Il tg “Ho da dire anch’io”, subito dopo il periodo natalizio, sarà trasmesso anche all’interno delle scuole di primo e secondo grado della città, per far conoscere il prodotto realizzato dai ragazzi dell’Anffas e non si esclude che tale progetto pilota possa divenire, invece, un’iniziativa costante da elaborare insieme alle altre attività che si realizzano all’interno del centro, grazie alla sensibilità e le professionalità degli operatori che hanno seguito costantemente e con grande impegno anche il loro …”Ho da dire anch’io”. (m.a.)
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