IL TAR SOSPENDE LA DELIBERA CONSILIARE DI GIARRATANA SULLA RIDUZIONE DEGLI ASSESSORI

Una sorta di conferenza stampa ieri mattina al Comune di Giarratana da parte del sindaco del vice sindaco e di alcuni assessori per spiegare le conseguenze non solo amministrative ma anche politiche della decisione del Tribunale amministrativo regionale di Catania che in sostanza sospende l’esecutività degli atti impugnati accogliendo la domanda cautelare dell’Amministrazione. Quali sono questi atti? In sintesi si tratta delle delibere che il Consiglio comunale di Giarratana aveva approvato e che riguardavano la modifica dell’ articolo 28 dello statuto comunale riducendo da cinque a tre il numero degli assessori e l’aggiunta all’art.22, sempre del Regolamento comunale, che il Presidente ed il vice presidente del Consiglio possono essere revocati su proposta motivata connessa ad inadempienze e/o a violazione di legge dello Statuto o dei Regolamenti comunali o per violazioni che denotino l’inattitudine ad assicurare la corretta ed imparziale funzione che essi devono disimpegnare nell’assemblea consiliare. Omettiamo altre modifiche perché sono riconducibili sempre a motivi giuridici  che ovviamente hanno poi un peso politico cui accennavamo all’inizio. Qual è l’impressione che da questi atti ricava l’Amministrazione? Sicuramente un “accanimento” politico che sindaco ed assessori ritengono eccessivo e soprattutto strumentale perché la battaglia politica si fa sulle scelte amministrative e non sulle questioni di lana caprina anche perché non si può cambiare in corso d’opera la struttura di una Giunta comunale o delle prerogative di un Presidente o vice presidente del Consiglio. C’è da aggiungere che per una serie di iniziative “virtuose” il Comune di Giarratana non spende un euro in più per segreteria generale accorpata con direzione generale, peraltro a “mezzadria” con Comiso, Commissione edilizia (non remunerata), assessori sotto retribuiti al di là del numero di cinque o tre. C’è da aspettarsi la replica dell’opposizione, ma le sentenze devono rispettarsi. (f.p.)

 

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