IL SINDACO RFISPONDE ALL’ANCE

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In merito alle affermazioni contenute nella nota diffusa dall’Ance Ragusa tramite la quale il presidente Grassia e il direttore Guglielmino chiedono chiarimenti  in merito al finanziamento  stanziato dal Governo italiano per il completamento dell’aeroscalo comisano con particolare riferimento alle opere accessorie, necessarie per la messa in esercizio dello scalo stesso, il sindaco Giuseppe Alfano dichiara:

“Lo Stato italiano ha stanziato sei milioni e 800.000 euro circa per il completamento dell’aeroporto di Comiso e la realizzazione delle opere accessorie. Questa somma è nella disponibilità dell’ente. In particolare, circa due milioni di euro sono destinati alla realizzazione di opere di supporto, ossia la rete viaria di accesso all’aeroscalo, di cui è competente il Comune di Comiso, già attivatosi per la predisposizione del progetto esecutivo delle opere. Per quanto riguarda, invece, il resto del finanziamento destinato al completamento dell’aeroscalo, precisamente la costruzione della caserma dei vigili del fuoco, l’ampliamento della piazzola di sosta degli aeromobili e degli elicotteri, la competenza è della società di gestione dell’aeroporto.

Sempre per quanto riguarda le opere di competenza comunale, rassicuro tutti che il progetto esecutivo sarà pronto entro il prossimo mese di marzo e da quel momento potremo esperire tutti gli adempimenti burocratici che ci consentiranno di appaltare le opere entro il successivo mese di giugno”.

“In merito allo specifico riferimento del presidente Grassia, cioè il mancato espletamento di gare d’appalto da parte delle stazioni appaltanti monitorate dall’Ance – conclude il primo cittadino –, posso dire che il Comune di Comiso è in avanzata fase di monitoraggio delle strutture pubbliche non utilizzate al fine di renderlo oggetto di vendita pubblica o permuta con altri immobili da destinare sempre a pubblica utilità e assicurare la continuità di quel percorso economico virtuoso cui fa riferimento lo stesso presidente dell’Ance. Vale la pena rilevare, tuttavia, che, nelle ultime settimane, sono state appaltate e sono in corso di realizzazione opere pubbliche per un ammontare di alcuni milioni di euro. Mi riferisco, ad esempio, al recupero del locale attiguo il foyer del teatro comunale, al Centro diurno per minori, all’apertura di nuove strade, alla nuova vasca per il trattamento delle acque del depuratore comunale, alle manutenzioni straordinarie di molte strade del centro cittadino”.

 

2)LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA , ALL’ASSESSORE AL TERRITORIO E AMBIENTE, AI CAPIGRUPPO CONSILIARI ALLA PROVINCIA SUL PARCO DEGLI IBLEI.

 

Abbiamo apprezzato la non apposizione della firma del Presidente della Provincia sul documento, risultato inutile,  da consegnare al Ministro da parte del cosiddetto “fronte del No”. Prendiamo atto con piacere che il fronte del NO al parco si sta trasformando nel fronte del SI ma continuiamo a registrare sul parco  iniziative improprie e inspiegabili da parte di soggetti Istituzionali locali.  Su queste iniziative la Provincia Regionale e l’Assessorato provinciale al Territorio e Ambiente veri organismi sovra comunali continuano a svolgere uno svogliato ruolo gregario.  Da qualche settimana è in voga una sorta di “gioco di società” dove vince che riesce ad aggregare consensi sul nulla. Chiediamo al Presidente della Provincia e all’Assessore al Territorio e Ambiente Mallia : se – intendono continuare a far seguire alla Provincia Regionale questo gioco che è molto attento a non essere svolto fisicamente alla Provincia e che tenta, una volta si e una volta no,  di fare partecipare sempre in ruolo secondario, l’Istituzione Provincia – o se,  viceversa, vogliono riappropriarsi in maniera netta ed evidente delle loro funzioni  per svolgere anche un ruolo costruttivo nella direzione della chiarezza sull’iter finora seguito e sull’iter complessivo che è codificato nelle norme. Dal canto nostro attiveremo tutte le forme possibili a mezzo stampa, web, assemblee e comizi per informare l’opinione pubblica sulla verità delle cose e dei fatti seguenti :

1)    L’incontro con il Ministro dell’Ambiente non è scaturito in alcun modo dal surreale movimento creatosi nelle scorse settimane a Ragusa ma rientrava nella normale prassi procedurale per la costituzione dei parchi prova ne è che anche gli esponenti istituzionali degli altri 3 parchi nazionali in itinere sono stati ricevuti, singolarmente, negli stessi giorni;

2)    Non esisteva NULLA nella norma che riguardasse la zonizzazione né esisteva nulla al Ministero che riguardasse la zonizzazione;

3)    L’iter per la costituzione dei parchi è scritto nelle norme e nelle prassi normative  e adesso è la fase di costituzione del comitato tecnico che fa la proposta di delimitazione che sottoporrà agli attori istituzionali, sociali, economici dei territori coinvolti. Un parco è credibile e difendibile se basato su serie e rigorose motivazioni tecnico-scientifiche (non c’entra un cavolo “il principio di sussidiarietà” che ad ogni apparizione qualche esponente politico enuncia ) e si fonda su un forte elemento identitario e quindi era ed è nelle cose che il parco non potrà mai collimare con interi territori e che non può essere smisuratamente vasto. Ma questo, ribadiamo, è patrimonio di conoscenza da secoli  e non da qualche ora;

4)    Avendo anche ricevuto notizie informali circa la presenza sabato del Ministro Prestigiacomo, forse per incentivare ancora la partecipazione al “gioco di società”,   dichiariamo la nostra convinzione che tale presenza non è in alcun modo prevista.

 

Attendiamo che la Provincia muova i suoi autonomi e doverosi passi !

 

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