IL SINDACO LUIGI AMMATUNA NON INTENDE TORNARE INDIETRO SUL SI ALLE PERFORAZIONI IN MARE

 Trivellazioni: Greenpeace incontra a Palazzo “La Pira” consiglieri e amministratori, ma non convince. Questo il titolo di un comunicato diffuso dall’Ufficio di Gabinetto del sindaco Luigi Ammatuna. Gli interventi dell’ingegnere Mario Di Giovanna, portavoce del comitato “Stop alla piattaforma” e del collega Umberto Marsala, entrambi rappresentanti dell’associazione ambientalista, non hanno spostato di un millimetro il convincimento del sindaco della città marinara, che ha ripetuto più volte di avere cambiato idea e di essere d’accordo con le trivellazioni in mare, che producono ricchezza, lavoro e occupazione. A parere dei due tecnici di Greenpeace mancherebbe nel progetto presentato dalla Edison il parere di impatto ambientale (VIA) firmato da un professionista abilitato. Inoltre non viene valutato il rischio in caso di terremoto, di tempesta o comunque di eventi atmosferici molto particolari. Altra considerazione negativa riguarda lo spazio marino di 43 chilometri, tanto quanto occorre per la Vega B, che verrebbe sottratto alle attività di pesca. Nessuna ricaduta positiva, infine, in termini occupazionali, per la completa automatizzazione dell’impianto. “Dire si alle trivellazioni – la replica del primo cittadino – non porta voti, soprattutto in questo periodo di campagna elettorale. Dopo essermi confrontato con i sodalizi ed avere ascoltato chi ha solcato i mari di tutto il mondo, ho cambiato la mia opinione sulle trivellazioni, ed oggi ritengo che quanto affermato dai rappresentanti di Greenpeace sia insufficiente per farmi cambiare opinione. Non si è parlato assolutamente di inquinamento, ma di cause potenziali di inquinamento, come terremoti e tempeste”. I sostenitori del si, fra cui alcuni marittimi, hanno parlato di “falsa propaganda da parte di Greenpeace, eccesso di allarmismo, “no” per partito preso e scarsa informazione”. Difficile da parte degli esponenti di SEL, che sono rappresentati in Giunta e in Consiglio, celare il loro evidente imbarazzo amministrativo e politico, nonostante il  comunicato stampa diramato ieri. “Gli ingegneri Mario Di Giovanna ed Umberto Marsala, esponenti del comitato “Stop alla piattaforma” – scrivono-  hanno ampiamente illustrato le osservazioni critiche al progetto Edison già notificate al Ministero dell’Ambiente. Tali osservazioni di merito, coerenti con la linea di Sel a tutti i livelli, sono state fatte proprie dall’assemblea che si è impegnata a svilupparle in iniziativa politica con l’intera cittadinanza sensibile alle questioni ambientali”. Politichese? Sembra proprio di si. Ma è solo questione di tempo. Più avanti i cittadini non potranno non sapere se la locale sezione Sel è contro o a favore della nuova piattaforma petrolifera.

                                      

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