IL SINDACO DI MODICA BUSCEMA E L’ASSESSORE AMOROSO SCRIVONO AL PRESIDENTE DELL’ANCI SICILIA

Scongiurare il rischio che l’evidente crisi finanziaria strutturale della Regione siciliana si ripercuota a cascata sugli enti e quindi sui dipendenti e sui cittadini: questo l’obiettivo primario secondo il Sindaco di Modica Antonello Buscema e l’assessore al Bilancio Santino Amoroso che in una lettera inviata a Giacomo Scala, Presidente dell’Anci Sicilia, hanno ribadito l’importanza di promuovere al più presto una mobilitazione dei sindaci siciliani e di individuare insieme le più opportune forme di pressione sull’Assessorato regionale all’Economia e, se sarà necessario, anche sui Ministeri competenti. Ciò al fine di ottenere, eventualmente anche tramite un provvedimento straordinario, l’immediato trasferimento delle due trimestralità di cui tutti i nostri Comuni sono in attesa.

Alla base della nota le preoccupanti notizie che  giungono da Palermo circa lo sforamento del Patto di Stabilità da parte della Regione che ha determinato un gravissimo allarme, si legge nelle lettera, per il prossimo futuro, oltre a  fronteggiare le situazioni di emergenza che in molti dei Comuni siciliani si stanno determinando a seguito della mancata erogazione dei trasferimenti ordinari.

Buscema e Amoroso hanno ricordato poi che l’erogazione delle risorse del fondo delle autonomie locali in favore dei Comuni è stata quanto mai anomala e quanto mai sofferta e dopo lo stanziamento, lo scorso mese di giugno, di una somma pari al 50% delle prime due trimestralità dei contributi ordinari, a titolo di anticipazione, non è più stato messo ordine alla programmazione regolare dei trasferimenti.

Il temporaneo blocco di tutte le erogazioni per non superare i tetti di spesa e l’attesa per l’esito del ricorso proposto dalla Regione in forze del proprio Statuto speciale, non  fanno ben sperare rispetto ad una soluzione imminente.

“La necessità di questi trasferimenti – si legge alla fine della lettera –è ormai inderogabile e che ogni giorno di ritardo che  impedisce di far fronte a tutti gli impegni finanziari rischia di determinare una tanto inevitabile quanto incontrollabile degenerazione della situazione sul piano sociale.”

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