Un nuovo esame del sangue che rileva istantaneamente tre tipi di cancro con l’aiuto dell’intelligenza artificiale suscita speranze. Gli scienziati cinesi hanno testato il test su persone sane e pazienti con diagnosi di cancro al pancreas, allo stomaco o al colon. Il test è stato in grado di identificare i pazienti in pochi minuti con […]
IL PRESIDENTE GRASSIA: L’ENNESIMO COLPO ALLA NOSTRA ECONOMIA
22 Set 2010 09:36
“Come se già non bastasse la difficile situazione che attanaglia l’economia della nostra provincia, ci si mette anche la revoca del bando per la concessione di contributi a fondo perduto per le attività ricettive, dapprima in scadenza il 13 novembre, a creare ancora più scompiglio”.
Lo sostiene il presidente di Ance Ragusa, Giuseppe Grassia (nella foto), dopo aver appreso che, quanto già paventato negli ambienti del dipartimento attività produttive a Palermo, è stato ufficializzato con un provvedimento in corso di pubblicazione sulla Gurs.
“Abbiamo saputo – aggiunge il presidente Grassia – di gravi lacune contenute nel bando. Una circostanza che ha costretto i funzionari, che hanno ritenuto di non poterlo sanare con provvedimenti modificativi, ad emettere un nuovo bando. Ora, però, non si sa quando questo nuovo bando verrà emesso e se e quali criteri di valutazione lo stesso conterrà.
Le variazioni ai criteri di valutazione, teoricamente, potrebbero spiazzare, e completamente, le imprese che avevano già predisposto le proprie scelte progettuali. Insomma, una situazione complessa e incerta”. La mancanza di definizione sulla tempistica di attuazione della misura crea perplessità sulla gestione delle regole per poter gestire al meglio i fondi per il rilancio e lo sviluppo economico della regione siciliana.
Il bando riaprirà i termini prevedendo una scadenza di almeno 90-120 giorni dalla pubblicazione sulla Gurs. “Non possiamo accettare tale decisione – prosegue Grassia – così come è comprensibile che cresca la sfiducia degli operatori del settore nei confronti di una Regione che, anche in questa occasione, sta facendo perdere alle imprese e al territorio il quaranta per cento delle risorse comunitarie messe a disposizione.
Tutto ciò a causa di una inadeguata programmazione oltre che di giochi politici che, a questo punto, devono venire allo scoperto”. (l.c.)
© Riproduzione riservata