IL PIANO REGOLATORE DI RAGUSA

 Un nutrito numero di presenti, all’iniziativa del Secondo Circolo del PD di Ragusa sul piano regolatore.

Alla presidenza l’avv. Gaetano Barone, il prof. Nino Barrera, e l’arch. Cucuzzella.

Presenti il presidente del Consiglio Comunale, il dott. G. Iacono, i consiglierei comunali del PD, Mario D’Asta e Giorgio Massari

L’avv. Mimmo Barone, segretario del Circolo, ha dato l’avvio ai lavori.

La relazione dell’avv. G. Barone è stata seguitissima perché esaustiva, dettagliata e ricca di informazioni nuove, ma anche di carattere “storico”, con riferimento al periodo in cui lo stesso è stato assessore all’urbanistica nella città di Ragusa, così come quella dell’arch. Cucuzzella, presidente dell’ordine degli architetti della Ragusa.

Numerosi gli interventi che hanno affrontato tutte le questioni connesse ad un armonico sviluppo urbanistico di una moderna città.

La rivisitazione del piano regolatore, ormai scaduto;  la questione legata al piano particolareggiato del centro storico, per il quale pende un ricorso al TAR; le  questioni relative al piano paesaggistico ed al parco degli iblei;  la mobilità alternativa;  la metropolitana di superfice e un piano efficace di utilizzo dei fondi comunitari da destinare al recupero e alla riutilizzazione dei centri storici siciliani;  la modifica della legge n. 61/81 (legge su Ibla). A  tal proposito apprezzamento è stato espresso per l’emendamento proposto dal PD, nel consiglio comunale, nel corso dell’approvazione del piano di spesa dei fondi per la legge su Ibla per la realizzazione, a 35 anni dall’approvazione della stessa legge, di un convegno sulla stato dell’arte e sulle prospettive future.

 

La riunione si è conclusa con la proposta di elaborare un documento da sottoporre a tutto il PD per confrontarsi, in un secondo momento, con le altre forze politiche, con le associazioni ambientalistiche e di categorie, i sindacati, con il sindaco e l’amministrazione comunale, allo scopo di avviare un nuovo percorso condiviso di politica urbanistica ed ambientale. 

 

ARTICOLO SCOMPARSO PER MOTIVI “TECNICI” CHE ORA RIPROPONIAMO

 

 

                                                      

                                                                         

 

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