“IL PERSONALE DEL COMUNE DI RAGUSA NON E’ ASSENTEISTA”

La divulgazione dei dati esposti sul sito del Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione  circa il raffronto della percentuale di assenze per malattie del personale pubblico tra i mesi di Dicembre 2009 e di dicembre 2010, ha indotto il Sindaco Nello Dipasquale a fare qualche considerazione, principalmente per il buon nome del personale del Comune di Ragusa.

“Esprimo – dichiara il primo cittadino – il forte disappunto per la circostanza che la notizia è stata enfatizzata con la qualificazione di “assenteismo”, termine che indica il “fenomeno della sistematica assenza di un  dipendente dal suo posto di lavoro durante l’orario lavorativo”. Escludendo assolutamente che si verta in simile fenomeno, voglio confermare la stima e l’apprezzamento dell’Amministrazione per l’impegno che tutti i dipendenti comunali hanno posto nell’anno 2010 e pongono tutt’ora, impegno che ha consentito il raggiungimento di obiettivi assolutamente elevati a servizio di tutti i cittadini. Parlare poi, relativamente al personale del Comune di Ragusa, di assenteismo è assolutamente inimmaginabile per chi ha una minima frequentazione degli uffici comunali.

Anche passando al merito, qualche osservazione deve essere fatta. La percentuale indicata del 31% (al di là della approssimazione) – aggiunge ancora il Sindaco Dipasquale – indica non già un valore assoluto rispetto al personale in servizio bensì l’ incremento che è stato riscontrato tra le giornate di assenza del dicembre 2010 rispetto a quelle del dicembre 2009. Questo dato ad una lettura che non scende in profondità potrebbe sembrare indicativo di un rilassamento delle strutture comunali, ma così non è. Non lo è  per la considerazione che, se il dato di partenza (2009) è già basso, un incremento percentuale (anche del 30%) determinerà dati di arrivo (2010) ugualmente modesti. E non lo è anche perché le assenze per malattie sono tutte suffragate da certificazione medica e confermate da visita fiscale svolta dal servizio sanitario nazionale.

Non lo è infine – conclude il capo della civica amministrazione-  anche perché il numero delle giornate di assenza per malattie è dovuto, con assoluta prevalenza, ad una decina di dipendenti (su 633) che purtroppo, per seri motivi di salute, sono risultati assenti per l’intero mese di dicembre 2010. Il dato allora ritorna assolutamente fisiologico e non potrà mai denotare un tasso di assenteismo né nel 2009, né nel 2010”.

 

 

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