Il PD: “A Ragusa i pedoni ogni giorno rischiano la vita. Carenza di segnaletica orizzontale”

“A Ragusa non esiste un piano per la sicurezza stradale, i pedoni rischiano la vita ogni giorno per l’assenza di segnaletica orizzontale, alcuni semafori sono abbandonato o spesso in tilt”. E’ la denuncia di Giuseppe Calabrese, segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa, che chiede all’Amministrazione comunale interventi celeri soprattutto per dotare le arterie cittadine di segnaletica orizzontale, con particolare attenzione alle strisce pedonali.

“A Ragusa ci sono strade molto trafficate e in alcune di queste, spesso, gli automobilisti superano il limite di velocità, ma a peggiorare la situazione – spiega Calabrese – è la carenza di segnaletica orizzontale e delle strisce pedonali, queste ultime sbiadite o del tutto assenti. In via Cartia, per esempio, nella zona del mercato del mercoledì, zona frequentata anche da chi pratica attività motoria, manca la segnaletica per gli attraversamenti pedonali e posso testimoniare di persona che il pericolo di essere investiti è concreto. Mentre è incomprensibile che nella vicina via Fieramosca ci sono attraversamenti pedonali vicinissimi tra loro, anche pochi metri, e viene da chiedersi come sia possibile una tale differenza e quale sia il criterio con il quale si individuano tali siti. Chiaramente la ratio di via Fieramosca è quella giusta e da seguire”.

“Sappiamo che è in corso un piano di riasfaltatura delle strade – continua il segretario dem – ma i ritardi nella manutenzione delle strisce pedonali sono inaccettabili. A fronte di tutto ciò, l’azione solitaria di qualche consigliere comunale “eroe delle strisce pedonali” appare solo uno squallido tentativo di arruffianarsi l’elettorato con azioni che lasciano il tempo che trovano, cioè giusto quello di farsi fare delle foto per i social network. Inspiegabile, poi, appare il mistero del semaforo di via Anfuso angolo via Napoleone Colajanni: funzionante, spento o lasciato con il giallo lampeggiante a seconda dei giorni. Qualcuno dovrebbe decidere cosa fare una volta per tutte”.

“L’assessore competente si faccia un giro per la città verificando di persona la situazione in cui versano le strade e l’Amministrazione si occupi di prevedere adeguate somme in bilancio – conclude Calabrese – perché dopo due anni e mezzo di sindacatura Cassì ci saremmo aspettati maggiore cura per la sicurezza stradale”.

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