È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL NATALE E’ PIU’ PAGANO CHE CRISTIANO
30 Dic 2010 18:59
Ogni anno a Natale assistiamo alla solita giostra delle buone intenzioni, al consueto carosello dei buoni propositi e dell’altruismo. Coloro che hanno vissuto nel letargo della indifferenza e dell’egoismo si svegliano e si riscoprono operatori del bene. Passate le “feste”, ritorneremo al nostro sonno profondo. Tutti noi abbiamo sfilato nelle nostre chiese nella speranza di poter tacitare, almeno una volta l’anno, le nostre coscienze. Affianco a ciò ci prepariamo a cucinare una cena di Natale che può sfamare un reggimento e di cui una buona parte verrà buttata. La domanda che oggi dobbiamo porci è “il nostro Natale cristiano è diventato pagano?”. Per molti versi la risposta è sì. Il mondo ha corrotto il vero senso del Natale, ma si tratta pur sempre di una “festa bellissima”. Anno dopo anno si dovrebbe lottare per “restituire il Natale a Gesù”. Certo bisogna anche dire che la televisione non ci aiuta. Infatti da metà ottobre ci martellano con le pubblicità dei più svariati panettoni e pandori. Per non parlare delle pubblicità rivolte ai più piccoli: giocattoli a non finire. In questo modo non può che venire meno l’interesse per la nascita di Gesù, vinta dall’attesa di Babbo Natale e delle sue renne che trainano la slitta magica. Niente contro “l’Istituzione” di Babbo Natale, anzi, ritengo che sia bello che nell’infanzia gli si scrivi la letterina e che si attendi con impazienza il suo arrivo, ma tutti noi “grandi” non ci soffermiamo a spiegare loro che si deve festeggiare la nascita di Gesù. Questa potrebbe essere una chiave per ritornare al “Natale vero”. Cristo ci ha promesso che seguirlo non sarebbe stato facile. Riusciremo a non dimenticare chi soffre nel corso di tutto il resto dell’anno? Non lo so, ma si può tentare. (Elisa Montagno)
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