IL FUTURO E’ NEL SISTEMA MICORRIZATO!

Sono i pionieri del “sistema Micorrizato” Tranquilli non stiamo parlando di fantascienza ma di aziende agricole che hanno investito in ricerca e sviluppo e tentano di ritagliarsi una fetta di mercato che garantisca alle aziende salute economica e ai consumatori la certificazione dei prodotti.

Abbiamo intervistato Salvatore Barone socio dell’azienda Cilia Salvatore che oltre a spiegare il nuovo sistema produttivo parla anche di crisi economica e di marchio IGP.

D: Spieghi in poche parole questo nuovo sistema.

R: L’azienda di cui sono socio, nel corso degli anni, ha investito in ricerca e sviluppo ove si convertono le tecnologie che forniscono rese e valori. Abbiamo imparato a produrre con il sistema Micorrizzato la cui caratteristica è; immediatezza nell’assimilazione degli antiossidanti che migliorano la nutrizione e la salute dei consumatori oltre a migliorarne l’aspetto e il sapore. Aumenta la resistenza della pianta e la rende immune a malattie e virus. Il sistema, infatti, si basa sull’immunizzazione della pianta, che partendo dalla preparazione del terreno con la concimazione organica e utilizzando prodotti biologici e di ricerca aiutano la pianta a nutrirsi e a immunizzarsi. Non si usano né fitofarmaci né antiparassitari. Questo sistema ci permette di ritagliarci una fetta di mercato di nicchia che mantiene in salute l’azienda. Non solo. L’azienda ha al suo interno un centro di condizionamento, dove lavoriamo i nostri prodotti. Puntiamo a diventare un’azienda a “circuito chiuso” di bypassare i mercati e grande distribuzione.

D: Quindi, un sistema da consigliare ad altre aziende.

R: Come le dicevo, rimane un mercato di nicchia, per consumatori attenti. Oggi molte famiglie a causa della rilevante crisi economica scelgono i prodotti che la grande distribuzione offre, spesso provenienti dai paesi del Nordafrica o della Spagna che osservano un disciplinare meno rigido rispetto a quello Italiano, con costi decisamente inferiori e a prezzi con cui non possiamo competere. Aggiunga che la grande distribuzione forte dei numeri paga a centottanta giorni. Non solo. Si compra meno riducendo così la contrattazione tra domanda e offerta. Mi sento di consigliare al consumatore di comprare prodotti Italiani, di cui si ha ben chiara la provenienza e questo vale non solo per l’ortofrutta ma anche per il latte, i formaggi e quant’altro arriva sulla nostra tavola.

D: Uscire dalla crisi non sembra facile.

R: Non lo è. Le aziende subiscono la lottizzazione della grande distribuzione. Devono produrre seguendo un disciplinare rigoroso e costoso, unico nei paesi comunitari. Ci vuole una forte volontà politica, che segua la strada dei marchi e della salvaguardia della produzione locale. L’IGP è una buona strada da percorrere. Nella nostra zona dovrebbe riguardare la produzione di zucchine, peperoni e melanzane. Abbiamo un’acqua dolce e un clima particolare che, rendono unici questi prodotti. La zucchina prodotta nelle zone di Santa Croce ha una qualità così alta che determina il prezzo della produzione nei mercati sia di Santa Croce sia di Vittoria. Poi associarsi per avere potere d’acquisto nei confronti delle aziende che vendono i prodotti. Purtroppo la nostra mentalità che ci porta essere spesso diffidenti rende difficile questa strada.

Nessuno ha in tasca la soluzione della crisi ma ancora una volta investimenti mirati e ricerca rendono visibile una piccola luce.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it