Il centro commerciale di Chiaramonte non si vende più. Sarà salvato e rilanciato

La giunta guidata dal sindaco Mario Cutello ha revocato la vendita dell’immobile che era stata decisa dall’amministrazione precedente. Il comune manterrà la proprietà della struttura del Villaggio Gulfi che continuerà ad esistere e a mantenere la sua funzione: quella di accogliere alcune attività commerciali che garantiranno i servizi essenziali per gli abitanti del Villaggio, considerato la nuova zona residenziale di Chiaramonte Gulfi.

STORIA DEL CENTRO COMMERCIALE


Con i suoi circa 2500 abitanti il Villaggio Gulfi è stato realizzato a partire dagli anni 80 e oggi è una realtà. Le famiglie giovani vi hanno trovato una soluzione abitativa adatta alle loro esigenze: ampi spazi anche per i bambini e altro.
Mancavano però i servizi essenziali e per questo è stato realizzato il Centro Commerciale: una struttura unica con una grande corte interna coperto, otto piccoli negozi che si affacciano su di essa e un grande locale che può ospitare – ed ospita attualmente – un supermercato.
In un quarto di secolo il Centro Commerciale è cresciuto: ha ospitato il bar, la pizzeria, negozi di mobili, cartoleria, tabacchi, negozi di prodotti per l’agricoltura. Nel tempo la situazione è mutata: alcuni locali hanno chiuso, altri hanno aperto i battenti.

LA NUOVA VITA DEL CENTRO COMMERCIALE


Il Centro Commerciale è diventato un punto di riferimento per il Villaggio Gulfi, per le contrade vicine di Pezze, Giglia, Paraspola, Muti, Gazneria, Marano, Coffa, Ponte, Grillo. Ma la gestione è sempre stata precaria e mai regolamentata secondo le norme e le leggi dello Stato.
La giunta guidata dal 2017 al 2022 dal sindaco Sebastiano Gurrieri aveva deciso di venderlo e aveva già approvato le delibere. Il comune aveva già avviato alcune trattative in tal senso.
Il destino del Centro commerciale era stato uno dei temi caldi della campagna elettorale del 2012.
La nuova amministrazione ha deciso che esso rimarrà in vita. Per il Villaggio Gulfi è l’unica struttura che può ospitare delle attività commerciali. Se non ci fosse tutti sarebbero costretti a fare dei chilometri in auto per raggiungere la cittadina del centro storico situata a cinque chilometri di distanza.
Il nuovo regolamento è già stato predisposto ed esitato dalla giunta ed è approdato in consiglio comunale. «Nell’ultima seduta il consiglio comunale ha apportato alcune modifiche e si andrà avanti nella prossima seduta – spiega l’assessore allo Sviluppo Economico Antonio Incardona – Stiamo predisponendo un regolamento che raccoglie le indicazioni di tutti e che permetterà di gestire il Centro Commerciale secondo le leggi dello Stato, garantendo un canone di concessione equo e regole certe per le modalità di gestione, che tengano conto delle esigenze di tutti. Il comune incasserà un canone e garantirà la manutenzione straordinaria di un immobile, consentendo a tutti coloro che parteciperanno al bando di avere regole certe ed eque per tutti».


Quando il regolamento sarà approvato si dovrà predisporre un bando pubblico per la concessione dei piccoli lotti commerciali che saranno destinati alle varie tipologie. Ci sarà una rivendita di tabacchi, una cartoleria, il bar, la pizzeria, la parafarmacia. Anche il locale più vasto, che oggi ospita un supermercato, sarà messo a bando. All’ingresso del locale c’è anche uno sportello bancomat.
Le concessioni avranno una durata di nove anni, rinnovabili una sola volta. Gli uffici comunali dovranno stabilire, con criteri oggettivi, il canone di concessione.
Pericolo scongiurato: Il Centro Commerciale continuerà a vivere.

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