IL 25 APRILE A MODICA SARA’ “VINTAGE”

I Fascisti rossi, campioni della violenza verbale e della propaganda, rendono le celebrazioni per il prossimo 25 Aprile a Modica un esempio di faziosità. Il Sindaco Peppone Buscema e i suoi sinistri Assessori ricacciano Modica negli anni 70, gli anni dell’odio ideologico e della bugia, senza tenere conto della nuova sensibilità nazionale di pacificazione e di riflessione contro la guerra civile e la stupidità della guerra in generale.” Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa, denuncia con durezza la scelta dell’Amministrazione di dare un taglio fazioso e di divisione alle celebrazioni per il 25 Aprile. “Affidare ai fascisti rossi l’organizzazione del 25 Aprile secondo un taglio superato dalla storia e esecrato persino dal Presidente Napolitano che ci invita al superamento delle barriere politiche e al raggiungimento della pacificazione nazionale, è nel DNA di questa Giunta. Da un lato un manipolo di marxisti e di cattocomunisti oggi mascherati da PD, dall’altro l’ignoranza totale e la mancanza di conoscenza della storia patria, rappresentata da Riccardo Cuor di Grammatica e dal MPA di Modica la cui massima espressione culturale è Enzo Scarso. Cosa potevamo aspettarci da una siffatta compagnia? Cosa farà l’Avvocato Scarso, capogruppo del MPA, forse l’unico a comprendere la portata ideologica e politica della scelta ? Parteciperà a questa sceneggiata, svendendo la sua storia politica e personale”? “E così il 25 Aprile a Modica sarà vintage, con tanto di bella ciao e bandiere rosse. Sarà un occasione per dividere, soddisfacendo i pochissimi che considerano ancora queste anticaglie attuali e cariche di significato. L’unico significato che riusciamo a dare è quello che una Giunta fallita e ormai alla frutta, non riuscendo a produrre risultati per la Città, offre agli ambienti pseudo culturali a lei contigua i simboli della propaganda comunista sempre utile alla bisogna”. “Noi crediamo ad un 25 Aprile diverso. Il 25 Aprile per noi significa pacificazione nazionale e riflessione. I nostri combattenti, italiani, di ogni parte e di ogni colore, sono per noi degni di rispetto e di ammirazione per il coraggio delle scelte e per l’amore verso l’Italia. I nostri caduti, partigiani o repubblichini, ci consegnano con il loro sacrificio il senso della stupidità delle guerre, soprattutto civili. Il nostro 25 Aprile è il 25 Aprile di una Nazione che ha saputo fare tesoro dei propri errori e dei propri orrori, utilizzandoli per crescere e per svilupparsi e non per dividersi. Ma tant’è. Il 25 Aprile a Modica, sarà un 25 Aprile fuori dalla storia e lontano dalle sensibilità di una intera nazione, con buona pace dell’Onorevole Violante che da Presidente della Camera, nel 1996 superò la propaganda riconoscendo ai “ragazzi di Salò” dignità ed onore.”

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