IERI POMERIGGIO IL PELLEGRINAGGIO AL CIMITERO DI RAGUSA CENTRO

 

Un momento di condivisione con le famiglie che portano il peso della grande sofferenza per la perdita dei loro cari rispetto alla quale non ci sono parole che possano portare rimedio o consolazione. E’ questo il senso dell’iniziativa che, a pochi giorni della commemorazione dei defunti, si è tenuta ieri pomeriggio al cimitero di Ragusa centro. L’iniziativa, promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, è stata caratterizzata da un pellegrinaggio e da un momento di preghiera comune. Poi, la santa messa tenutasi in cappella all’ospedale Civile. “C’è un motivo speciale sul perché abbiamo tenuto la celebrazione eucaristica in cappella – dice il direttore dell’ufficio, don Occhipinti – infatti molte persone che hanno partecipato al momento di preghiera hanno intrattenuto un intenso dialogo con Dio proprio in questo luogo a causa delle sofferenze e dei patimenti dei loro cari. Chi ha subìto un grave lutto ha bisogno anche di sentire la presenza affettiva di amici e conoscenti e di sapere di avere accanto persone realmente attente e disponibili all’ascolto. Non si può proteggere chi è in lutto dal dolore della perdita, ma lo si può sostenere in un momento così penoso aiutandolo ad esprimere le sue difficoltà e i suoi sentimenti dolorosi”. Il pellegrinaggio è stato appositamente organizzato dopo pochi giorni la ricorrenza del 2 novembre. “Infatti – sottolinea ancora don Occhipinti – abbiamo voluto manifestare la nostra vicinanza a tutti coloro che sanno che non possono esistere gesti speciali da compiere o “frasi fatte” che tutti conoscono per poter alleviare la sofferenza. Abbiamo ribadito, ad ogni modo, che ci sono varie occasioni in cui si può essere davvero di sostegno a chi soffre. E quella di ieri pomeriggio è stata una tra queste. Bisogna ricordare che ognuno ha modi e tempi diversi per affrontare il suo dolore, modi e tempi che variano in relazione alla sua storia, alla sua età, alla qualità e intensità della relazione, al ruolo che aveva la persona scomparsa, alle modalità del decesso”. Nell’anno del Giubileo della Misericordia, è stata messa in evidenza una delle sette opere di misericordia corporale. E’ stato quindi rivolto un invito a pregare non soltanto per i defunti ma anche per le loro famiglie.

 

 

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