È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IERI POMERIGGIO IL PELLEGRINAGGIO AL CIMITERO DI RAGUSA CENTRO
05 Nov 2016 07:56
Un momento di condivisione con le famiglie che portano il peso della grande sofferenza per la perdita dei loro cari rispetto alla quale non ci sono parole che possano portare rimedio o consolazione. E’ questo il senso dell’iniziativa che, a pochi giorni della commemorazione dei defunti, si è tenuta ieri pomeriggio al cimitero di Ragusa centro. L’iniziativa, promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, è stata caratterizzata da un pellegrinaggio e da un momento di preghiera comune. Poi, la santa messa tenutasi in cappella all’ospedale Civile. “C’è un motivo speciale sul perché abbiamo tenuto la celebrazione eucaristica in cappella – dice il direttore dell’ufficio, don Occhipinti – infatti molte persone che hanno partecipato al momento di preghiera hanno intrattenuto un intenso dialogo con Dio proprio in questo luogo a causa delle sofferenze e dei patimenti dei loro cari. Chi ha subìto un grave lutto ha bisogno anche di sentire la presenza affettiva di amici e conoscenti e di sapere di avere accanto persone realmente attente e disponibili all’ascolto. Non si può proteggere chi è in lutto dal dolore della perdita, ma lo si può sostenere in un momento così penoso aiutandolo ad esprimere le sue difficoltà e i suoi sentimenti dolorosi”. Il pellegrinaggio è stato appositamente organizzato dopo pochi giorni la ricorrenza del 2 novembre. “Infatti – sottolinea ancora don Occhipinti – abbiamo voluto manifestare la nostra vicinanza a tutti coloro che sanno che non possono esistere gesti speciali da compiere o “frasi fatte” che tutti conoscono per poter alleviare la sofferenza. Abbiamo ribadito, ad ogni modo, che ci sono varie occasioni in cui si può essere davvero di sostegno a chi soffre. E quella di ieri pomeriggio è stata una tra queste. Bisogna ricordare che ognuno ha modi e tempi diversi per affrontare il suo dolore, modi e tempi che variano in relazione alla sua storia, alla sua età, alla qualità e intensità della relazione, al ruolo che aveva la persona scomparsa, alle modalità del decesso”. Nell’anno del Giubileo della Misericordia, è stata messa in evidenza una delle sette opere di misericordia corporale. E’ stato quindi rivolto un invito a pregare non soltanto per i defunti ma anche per le loro famiglie.
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