Identificato l’uomo che per giorni ha creato panico nella famiglie di Scicli

Tante da giorni le preoccupazioni a Scicli. E con esse anche le segnalazioni in un passaparola senza tregua. Segnalazioni provenienti da persone che si sono viste bussare a casa senza una spiegazione ragionevole che ha portato ad incrinare quel clima di serenità proprio del focolare domestico. Un fare sospetto, quello del tizio sconosciuto, che in taluni casi si è presentato come un sacerdote ed in altri come venditore porta a porta. Ma chi era veramente? Una carpetta in mano e poi in giro da una parte all’altra del paese, dal centro cittadino al villaggio Jungi. Alla fine, pur non essendoci denunce specifiche, i carabinieri della locale Tenenza e gli agenti della Polizia Locale si sono messi al lavoro e sono riusciti a fare chiarezza sui fatti accaduti e ad identificare l’uomo che ha messo in allarme le famiglie sciclitane.

L’uomo che si è aggirato per giorni, con fare fortuito e sospetto, per le vie di Jungi e della zona del paese limitrofa al villaggio, è un tizio residente a Zafferana Etnea, nel Catanese.

I carabinieri, con in mano la foto che gli era stata scattata durante il suo gironzolare con fare sospetto in città, sono riusciti ad intercettarlo e ad identificarlo. A suo carico nessun reato ma nonostante ciò è stato invitato a lasciare il paese ed il territorio sciclitano al fine di fare tornare la serenità in una comunità fortemente allarmata dall’uomo che è entrato negli spazi comuni dei condomini “piazzandosi” sui pianerottoli degli appartamenti e d’improvviso presentarsi nelle case. Un modus operandi che ha preoccupato parecchio, giovani ed anziani, e che i militari dell’Arma ed i caschi bianchi sono riusciti a fermare facendo tornare la serenità in città. 

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