Iblea Acque Spa: il tar respinge il ricorso della Ireti

Alcuni mesi fa Ati, acronimo di Assemblea territoriale idrica, ha creato Iblea Acque Spa. La Ati Ragusa ha dato vita a Iblea Acque Spa, una società in house per gestire in modo uniterio i servizi idrici a livello provinciale e soprattutto per intercettare i fondi messi a disposizione dal Pnrr. Gli sprechi d’acqua nel Mezzogiorno, infatti, sono dovuti soprattutto alla non efficienza della rete idrica che tra l’altro è obsoleta e carente sotto molti punti di vista, soprattutto se paragonata al resto d’Italia.

La società Ireti Spa, una delle aziende interessate all’avviso pubblico di Ati, di fronte all’improvvisa creazione in house di Iblea Acque Spa, ha presentato ricorso avverso al Tar.

RESPINTO IL RICORSO DELLA IRETI

Oggi, il presidente dell’Ati, Bartolo Giaquinta, sindaco di Giarratana, comunica che nella camera di consiglio che si è svolta l’8 marzo 2023, il Tar di Catania si è pronunciato sul ricorso presentato della IRETI Spa contro tutti gli atti di affidamento in house del servizio idrico integrato e li ha respinti “per totale carenza di interesse in capo alla società ricorrente”.

CHE COSA CI SI ASPETTA DALLA IBLEA ACQUE SPA?

Ma la società, comunque, non sembra godere di ottima salute. E’ vero che si vedrà in futuro l’opera, considerando che vi era pendente il ricorso al Tar, ma ha già bucato un primo avviso di finanziamento, il “React Eu”. Su un budget di 476 milioni, la Sicilia ne intercetta il 44%, vale a dire 210 milioni, andati in sei province su nove. Fuori, oltre a Ragusa, anche Siracusa e Trapani.

Ha bucato anche il finanziamento “Pnrr reti idriche”. Come spiegato in un nostro articolo apparso su RagusaOggi.it, Il progetto di 47.624.345,00 euro non viene ammesso al finanziamento. La commissione valutatrice assegna un punteggio basso: 5,80. In questa tornata, riescono a ottenere i benefici soltanto Catania, Messina e Palermo, che portano a casa altri soldi.

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