I numeri della Sanità in provincia: ciò che porterà il nuovo anno e le criticità emerse

L’Azienda sanitaria provinciale traccia il bilancio del fine anno – in modalità ‘collegio di direzione’:  luci ma anche ombre e prospettive. Il commissario straordinario Fabrizio Russo assieme al direttore amministrativo Salvatore Torrisi e sanitario, Raffaele Elia. “Un bilancio fatto dell’ottica del ‘dare conto’ – ha spiegato Russo – con la intenzione, in prospettiva, di migliorare continuamente”. E per farlo si parte dal dialogo interno ed esterno con un sistema di governante condiviso e aperto. Collegi di direzione, conferenze dei sindaci, ma anche tematiche del 118 sono state affrontate nell’ottica dell’analisi e della soluzione anche delle criticità emerse.

Il problema dei problemi è la carenza di medici, e il vulnus del pronto soccorso. Si sta affrontando; sono stati banditi concorsi per 112 dirigenti medici; intanto ne sono stati assunti 64 a cui si sono aggiunti 143 infermieri. Sono stati stabilizzati altri 124 infermieri; nel comparto amministrativo e sanitario ci sono altre 292 posizioni in fase di stabilizzazione per il comparto amministrativo e 120 infermieri per il comparto sanitario. Assunti anche 2 direttori dell’unità operativa complessa di Chirurgia generale; aperte le procedure di verticalizzazione per 43 operatori tecnici.

E ci sono contromosse per settori in difficoltà; tra questi sono come noto, i settori della Emergenza-Urgenza e della Rianimazione tanto che sono state attivate delle convenzioni per supportare la carenza degli specialisti con il Policlinico di Catania per gli ospedali di Vittoria e Modica e con il Cannizzaro per l’ospedale di Ragusa; attivati i medici in pensione, e nella proposta della regione, l’ipotesi di reclutamento di medici cubani, metodo sperimentati anche con la Regione Calabria.

Per le criticità manifestate dal 118, sono state evidenziate problematiche in merito ai turni scoperti nel Ragusano. “Siamo intervenuti rapidamente – dice Russo – coinvolgendo sindacati e referenti del  118, adottando una procedura aziendale per la programmazione di turni in ambulanza che rispondesse a criterio del ‘dare conto’, appunto; siamo quindi riusciti ad avviare bando interno per un nuovo contingente di infermieri per rinfoltire organico del 118. Sono stati quindi valutati 49 ulteriori infermieri che al termine di formazione, si presume a gennaio andranno a rafforzare gli organici del 118 per Ragusa. C’è comunque una interlocuzione aperta con l’assessorato per affrontare il tema della emergenza-urgenza in modo strutturale e stabile”.

Liste d’attesa

Istituita una cabina di regia che si incontra ogni settimana e si controllano i dati per verificare stato avanzamento liste di attesa per esami e visite. Stesso approccio per la sala operatoria, settore in cui è stato avviato un gruppo di lavoro, ma non ci sono anestesisti per garantire un iter per il paziente, che è più complesso. “Su questo serve programmazione e sapere il numero dei pazienti chirurgici per utilizzare al meglio le risorse e nei prossimi giorni verrà adottato regolamento frutto di questa analisi”

Problema nazionale su cui è stata posta attenzione in base a parametri precisi indicati dall’assessorato regionale.  In sintesi, le prestazioni richieste ma non realizzate, e finite fuori dai tempi di prenotazione, erano ad agosto 13.740; oggi sono 202. Un calo del 98 per cento. Significativa anche la riduzione nel monitoraggio delle liste per gli interventi chirurgici – ha spiegato il direttore sanitario Raffaele Elia, che passa da 3205 a 944 nel periodo settembre dicembre di quest’anno, con una riduzione del 70,5 per cento. Sono dati da analizzare con attenzione però. Molte delle prestazioni sono state per esempio fruite in strutture private senza disdire l’appuntamento preso… L’abbattimento delle liste è avvenuto per esempio anche grazie ad un finanziamento extra del Ministero della Salute, per sopperire alle carenze con le cosiddette “prestazioni aggiuntive”, ma sarà un discorso da approfondire

La risorse del Pnrr

Procedono i  lavori anche per le “Case di comunità” e per gli “Ospedali di Comunità” – ha illustrato il direttore amministrativo, Salvatore Torrisi – . Sono 9 le case di comunità, per le quali sono a disposizione oltre 12,5 milioni di euro di finanziamenti per un totale di 13 milioni di costi; saranno ad Acate, Giarratana, Santa Croce, Vittoria, Ispica, Chiaramonte Gulfi,, Modica, Pozzallo e Monterosso.  Ci sono poi i tre ospedali di comunità Ragusa, Scicli e Comiso con finanziamenti di 6,7 milioni di euro per un totale di 7,1 milioni di totale costi. Ci sono poi anche le centrali operative territoriali previste a Ragusa, Modica e Vittoria, con oltre 500mila euro di finanziamenti che coprono totalmente i costi. Ma ci sono anche le opere di ristrutturazione per i presidi ospedalieri. Al momento quelli di ristrutturazione dei reparti di Chirurgia e Urologia dell’ospedale di Modica mentre sono sospesi in attesa di finanziamenti  la realizzazione della nuova ala dell’ospedale Giovanni Paolo II (sbloccati 35 milioni da ministero ma non sarebbero sufficienti) come sono sospese le procedure di consegna dei nuovi reparti di rianimazione degli ospedali di Modica e Vittoria.  Con fondi Pnrr sono state acquistate le cosiddette “grandi apparecchiature” per gran parte delle quali si sono completate le forniture e che in alcuni casi hanno bisogno della conclusione delle procedure di collaudo

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