I figli dei migranti salvano le statistiche delle nascite in provincia di Ragusa


Il segreto del boom di nascite a Ragusa è fra immigrazione e “famiglia tradizionale”. La provincia di Ragusa, nonostante la carenza di servizi per l’infanzia di eccellenza, si distingue come la seconda provincia più feconda d’Italia. Qualità della vita, una cultura legata al matrimonio e il fattore pandemia sono solo alcune delle ragioni che rendono questa città siciliana un caso unico nel panorama nazionale.

Il consultorio familiare 1 di Ragusa, diretto dal ginecologo Salvatore D’Amanti, è un luogo in cui convergono le storie e le necessità delle donne che si avvicinano alla maternità. Ogni giorno, numerose cartelle cliniche riportano i nomi di donne italiane e straniere che cercano assistenza e sostegno durante la gravidanza. Nel corso dell’ultimo anno, i consultori della provincia hanno fornito assistenza a circa 1.400 donne in attesa di partorire.

Sebbene le donne italiane rappresentino una percentuale significativa, è interessante notare che le donne straniere superano leggermente le italiane in termini di nascite. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istat sul tasso di fecondità, le donne straniere hanno in media un figlio in più rispetto alle italiane. Questo dato è particolarmente evidente nella provincia di Ragusa, che si distingue come la provincia più feconda d’Italia dopo Bolzano.

I dati sulle nascite

Nonostante la mancanza di servizi per l’infanzia di alto livello nel territorio, il tasso di natalità ragusano ha registrato un notevole incremento durante gli anni della pandemia. Nel 2021, le donne residenti a Ragusa hanno avuto in media 1,45 figli, un aumento di 0,08 rispetto al 2019. Sebbene nel 2022 il dato sia leggermente diminuito (1,43), resta comunque superiore alla media nazionale di 1,24 figli per donna. Questo dato contraddice l’idea che la ministra Lollobrigida ha espresso riguardo alla necessità di tutelare “l’etnia italiana” per raddrizzare il tasso di natalità.

L’analisi locale

Ciò che rende Ragusa un caso unico va al di là dei numeri. La qualità della vita e una cultura tradizionalmente legata al matrimonio sono elementi che possono influenzare positivamente la scelta di formare una famiglia e avere figli. Inoltre, l’apertura e il sostegno offerti dai consultori familiari alle donne straniere, spesso fragili e prive di punti di riferimento, hanno contribuito a creare un ambiente accogliente e sicuro per le future mamme provenienti da diverse parti del mondo.

Il boom di nascite a Ragusa è un fenomeno complesso che coinvolge molteplici fattori, tra cui l’immigrazione. Questo caso potrebbe offrire spunti di riflessione sulle politiche volte a sostenere la natalità e promuovere una società inclusiva e accogliente per tutte le famiglie, indipendentemente dalla loro origine etnica.

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