I carretti siciliani del cuntastorie vittoriese Giovanni Virgadavola sfrattati dal Comune

I reperti del “cuntastorie” vittoriese Giovanni Virgadavola potrebbero essere sfrattati. Il Comune di Vittoria avrebbe chiesto agli eredi di Virgadavola, morto nel 2022, di lasciare il capannone della Fiera Emaia dove negli anni scorsi erano stati ospitati i 29 carretti siciliani e numerosi reperti della civiltà contadina accumulati nel tempo da Virgadavola. Appassionato di tradizioni, usi e costumi siciliani, nonché delle antiche narrazioni epiche della narrazione orale siciliana, Virgadavola colleziona numerosi reperti che dal 2012 sono ospitati in un capannone della Fiera Emaia dove è stato allestito il “Museo della civiltà contadina”. Un carretto è stato esposto al castello di Donnafugata.

Virgadavola è stato un cultore della storia etnoantropologica della Sicilia e ha collaborato per alcuni film. L’ultimo grande riconoscimento arriva nel 2022, pochi mesi prima della sua morte, allorchè la sua collezione viene iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia (REIS) nel libro dei Tesori Umani Viventi. Con questo prestigioso riconoscimento Giovanni Virgadavola viene consegnato alla storia etnoantropologica dell’Isola come cuntastorie, studioso della storia del carretto, poeta dialettale siciliano e abile pittore (egli stesso ritoccava i suoi carretti o realizzava le storie). Scompare il 2 settembre 2022.  

Ora, la notizia che pochi si aspettavano, riportata dal quotidiano “La Sicilia”: il Comune ha chiesto di lasciare i locali che dovranno essere destinati ad accogliere le iniziative e le manifestazioni dell’ente fieristico vittoriese. Finora nessun commento, anche se i familiari avrebbero confermato la notizia.  

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