Un incarico di alto profilo scientifico e istituzionale che porta la sanità della provincia di Ragusa al centro del panorama medico nazionale e internazionale. Gaetano Cabibbo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna dell’ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica, è stato nominato membro del Direttivo nazionale della FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, e […]
I BAMBINI RESIDENTI NELLE CONTRADE LIMITROFE NON POSSONO PIU’ FREQUENTARE LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI MARINA DI RAGUSA
23 Gen 2015 09:16
I bambini residenti in contrada Principe, Villaggio 2000, Gatto Corvino e Camemi, a due passi da Marina di Ragusa, non potranno frequentare la scuola dell’infanzia della frazione rivierasca. Dovranno essere iscritti in un altro plesso a Ragusa oppure in realtà scolastiche di Comuni vicini, come ad esempio Santa Croce. E’ questa la decisione comunicata dal dirigente scolastico dell’istituto di Marina e che ieri sera è stata riferita in aula dal consigliere comunale Angelo Laporta dopo avere raccolto le pressanti preoccupazioni manifestate dai genitori. “Una situazione paradossale e incredibile – ha spiegato Laporta – è come se il dirigente scolastico avesse circoscritto, con il compasso, un territorio tutto attorno alla scuola, escludendo coloro che ne ricadono fuori, sebbene, come nei casi citati, facciano parte a tutti gli effetti delle zone che si possono considerare annesse a Marina di Ragusa. La decisione sembrerebbe essere stata assunta dal Consiglio d’istituto. Anche dopo che il numero dei bambini in esubero è aumentato a causa della chiusura dell’asilo delle suore dell’istituto Sacro Cuore di via Benedetto Brin per la ristrutturazione dell’edificio. Mi chiedo se questi parametri siano sufficienti per un provvedimento del genere e soprattutto se ci sia l’obiettivo di penalizzare chi e che cosa. Sappiamo tutti che gli spazi riservati alla scuola dell’infanzia, nella frazione rivierasca, sono quelli che sono. Ma non mi sembra la soluzione giusta quella di mortificare chi ricade all’esterno del cerchio magico. Ecco perché ho chiesto all’assessore alla Pubblica istruzione di prendere contezza della situazione e di verificare quali interventi è possibile attivare per rimediare. E siccome mancano gli spazi, mi sento di suggerire all’Amministrazione comunale di attivare un tavolo istituzionale, con i tecnici del settore edilizia scolastica, per verificare l’adozione di una soluzione rapida, vale a dire l’individuazione di un paio di aule nel plesso elementare-medie con le dovute modifiche per renderle a norma. Secondo me, è questa la strada da percorrere per garantire delle risposte, il prima possibile, ai genitori. Inoltre, con tempi più lunghi, è da valutare la possibilità di realizzare un’area di pertinenza all’immobile scolastico per la creazione di uno spazio che sarebbe in grado di ospitare altre classi. E’ una ipotesi di lavoro, per il prossimo Bilancio di previsione, che troverebbe attuazione utilizzando una parte del parcheggio di proprietà del Comune che si trova tra l’istituto scolastico e il supermercato. Ciò per evitare che in futuro la problematica, così come ci è stata posta, torni a ripercuotersi sulle famiglie di Marina di Ragusa e delle contrade limitrofe”.
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