GREENPEACE: ATTIVISTA ITALIANA FERITA ALLE CANARIE A CAUSA DEGLI SPERONAMENTI DELLA MARINA MILITARE SPAGNOLA

LANZAROTE (SPAGNA) – È uscita ieri mattina dall’ospedale per far rientro in Italia, l’attivista italiana Matilde di Greenpeace, ferita nel corso dell’azione contro le trivellazioni alle Canarie.

Attorniata dalla stampa ha ringraziato tutti gli abitanti delle Canarie che le hanno manifestato la loro solidarietà: “Continuate nella battaglia contro le trivellazioni petrolifere”.

L’attivista italiana era a bordo di uno dei gommoni di Greenpeace, quando, vicino alla nave Rowan Renaissance che realizza le prospezioni, era caduta in acqua in seguito agli speronamenti dei mezzi della Marina Militare spagnola, riportando una frattura scomposta di tibia e perone.

Soccorsa da un’imbarcazione della stessa Marina spagnola, era stata trasferita in elicottero all’ospedale dell’isola de Las Palmas e sottoposta sabato ad un intervento chirurgico d’urgenza.

La nave di Greenpeace Arctic Sunrise è stata posta mercoledì, 19 Novembre, in stato di fermo dalle autorità spagnole nel porto di Arrecife, a Lanzarote, chiedendo, in attesa dell’esito del procedimento disciplinare, il pagamento cauzionale di 50 mila euro.

Il capitano Joel Stewart è stato denunciato dal Ministero dei Lavori Pubblici e dei Trasporti e gli è stato chiesto di eleggere un domicilio in Spagna.

“La sanzione” – afferma Andrea Baraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia – “è un tentativo di giustificare la reazione sproporzionata della Marina Militare, al servizio degli interessi privati di Repsol. Il Governo ha cercato, prima, di metterci a tacere con la forza e, ora, lo sta facendo con la richiesta di una cauzione di 50 mila euro”.

Il video dell’azione di Greenpeace e degli speronamenti della Marina Militare Spagnola: https://www.youtube.com/watch?v=D5DE6UmzSOA

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it