GRANATA, STORACE E VERO: LE RAGIONI DELL’AZIENDA SANITARIA

“Ringrazio i giornalisti che si sono attenuti all’invito alla responsabilità e cautela per poter permettere il sereno svolgimento delle indagini che la Magistratura e la stessa Azienda hanno fortemente voluto per accertare l’iter diagnostico terapeutico dei pazienti all’interno delle unità operative in cui sono avvenuti i decessi di cui tanto si è discusso in questo ultimo mese”. Con le parole del direttore sanitario aziendale Pasquale Granata si è aperta la conferenza stampa che si è tenuta Giovedi 18 agosto voluta dai vertici dell’azienda sanitaria provinciale 7 presieduta da Granata, dal capo dipartimento di medicina dott. Nunzio Storaci, e dal responsabile per la comunicazione con la stampa dott. Sandro Vero.

“È importante tutelare l’azienda e gli operatori – ha continuato Granata – perchè svolgano il loro lavoro in assoluta tranquillità; nello stesso tempo è imperativo che venga mantenuto un rapporto di assoluta fiducia tra l’operatore sanitario e la cittadinanza. Per questo faccio appello alla cautela da parte di tutti e ringrazio ufficialmente gli organi di stampa che si sono voluti attenere ad un atteggiamento di vigile ed attenta prudenza”. Riferiamo che, tra gli operatori dell’informazione che da subito si sono astenuti dal pubblicare notizie non fondate su dati ufficiali, il dott. Granata ha citato il nostro direttore Franco Portelli che come ben sappiamo da subito ha dichiarato la ferma volontà di non pubblicare se non notizie fondate.

  “Come è ben noto- ha aggiunto Granata- l’indagine della Magistratura procede e proprio ieri è stata effettuato il primo esame diagnostico sul paziente Giunta. Possiamo riferire i dati a nostro carico e cioè che non c’è causa effetto tra la puntura e la morte in quanto non si è verificata nessuna reazione allergica né shock anafilattico. La ragione che ha causato la morte è stata l’improvviso arresto cardiaco: evento imprevedibile ed ineluttabile. Per altri casi come l’ultimo, quello del paziente Zago possiamo riferire la relazione del cardiologo che lo ha avuto in cura. Si parla di un paziente assistito con patologia afferente al sistema cardiaco. Il paziente dopo aver partecipato ai festeggiamenti del ferragosto è arrivato in ospedale con un episodio di tachicardia ventricolare degenerata a fibrillazione ventricolare. Si tratta di una gravissima patologia che ci invita tutti alla riflessione”.

Il dott. Storaci è poi intervenuto per chiarire le ragioni che hanno mosso all’incontro con la stampa: “Finalità della conferenza è stata quella di voler mettere in chiaro le relazioni tra gli organi di stampa e gli operatori della sanità in provincia di Ragusa: si tratta di relazioni basate sulla stima reciproca e sul rispetto dei ruoli che da sempre contraddistingue i nostri rapporti” e poi ha aggiunto: “ringrazio i vertici dell’amministrazione che hanno voluto questa conferenza anche alla luce dei dati fin qui ricevuti. Abbiamo assistito ad episodi di attacco da parte di alcuni organi di stampa nei confronti dell’attività dei medici. Questo ha comportato all’interno di tutto l’apparato medico un grave senso di risentimento. Mi è stato chiesto in funzione di rappresentante sindacale di intervenire a tutela dell’immagine del corpo medico che rappresento. Sono convinto che questa non sia la strada giusta quanto piuttosto la collaborazione tra enti che sono a servizio del cittadino ciascuno nel rispetto dei propri ruoli.

Parlare di malasanità non giova a nessuno piuttosto bisogna attenersi ai fatti , do atto alla buona stampa di aver trattato da subito l’argomento con senso di responsabilità. Cito per tutti il caso di Vittoria: si è parlato di morte per morso di zecca ma nessun medico ha dato questa notizia. Dare notizie del genere getta fango sull’operato dei medici e induce a gravi atteggiamenti di sfiducia da parte della popolazione”. Il dott. Vero ha voluto in ultimo soffermarsi sulla maniera in cui spesso le notizie vengono riferite: “spesso nelle domande ci sono già veicolate le risposte, è doveroso da parte di tutti noi attenerci ai fatti e non indurre il lettore a facili e scontate conclusioni”. La conferenza si è conclusa con l’auspicio da parte di tutti in una buona relazione fondata sulla massima collaborazione tra stampa e sanità.

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