GLI ON.LI SCALIA E INCARDONA DANNO IL VIA ALLA NUOVA ASSOCIAZIONE FINIANA

23 Lug 2010 17:30

Una massiccia partecipazione alla riunione costitutiva di Generazione Italia ieri a Ragusa nella vecchia sede di An in via Grasso a Ragusa. Il coordinatore regionale della nascente associazione Pippo Scalia e Carmelo Incardona referente per la Provincia di Ragusa hanno spiegato ai giornalisti presenti ma anche agli intervenuti di fede Finiana lo scopo di questo nuovo organismo che, in atto parte, come entità di confronto e di dibattito in seno al Pdl ma che potrà avere fra qualche mese anche l’imprimatur per diventare una nuova forza politica nazionale. In atto i numeri ci sono tutti e autorevoli agenzie nazionali danno, soprattutto nella rete, un enorme successo dell’iniziativa voluta da Gianfranco Fini, l’attuale presidente della Camera, che vuole dare la vera svolta alla vita democratica del Pdl e, si dice, anche il via ad un nuovo modo di alimentare una dialettica democratica che in atto, diciamolo pure, non esiste nel “partito-azienda” di Berlusconi. Scalia ha fatto un’analisi attenta e minuziosa delle cause che hanno portato alla costituzione della nuova Associazione ed ha anche azzardato gli sviluppi di questa iniziativa che tutto sembra portare in autunno a fatti nuovi e forse clamorosi. Incardona da parte sua, con la solita “brutale sincerità”, ha parlato dei rapporti, non certo personali ma politici, fra esponenti di primo piano del pdl Sicilia e del Pdl lealista senza infingimenti ed ha anche riconfermato il suo desiderio di candidarsi alla sindacatura del Comune di Vittoria ciò che obiettivamente, ha ribadito Scalia, significa anche un sacrificio vista la sua carriera parlamentare. Ma torniamo al discorso principale rappresentato dalla nascita di questa nuova Associazione per dire che abbiamo avuto la netta sensazione che i Finiani ci credono molto e che sono disposti a tutto e ad andare fino in fondo. Insomma la provincia di Ragusa non starà certo a guardare nel cammino coraggioso di rendere il Pdl un “partito vero” nel senso democratico del termine, oppure lasciare per cercare fortuna migliore e diversa con il loro condottiero che sta dimostrando nel paese di avere coraggio da vendere ma anche coerenza totale. (Franco Portelli)