È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
GIOVANE TEAM DI ARCHITETTI ITALIANI (DFG ARCHITETTI) TRA I VINCITORI
14 Mar 2014 15:51
Concorso per l’ideazione di una nuova tipologia di grattacielo sostenibile che promuova l’introduzione di materiali inediti e facilmente reperibili a basso costo economico, sociale e ambientale (bamboo) nella propria concezione e realizzazione.
Il progetto nasce dall’osservazione della natura fisica e sociale di Singapore, città-stato adagiata su un arcipelago di 63 isole, risultato etnico e culturale della fusione di più popoli. Il nuovo villaggio di bamboo, per questi motivi, è costituito da un arcipelago di volumi, tra cui svetta il grattacielo, che si aprono intorno ad un nucleo d’acqua, la Marina, richiamando la vicina Marina Bay Sands, nel Downtown Core.
Il masterplan è una composizione di più “isole” funzionali strutturate intorno ad un nucleo centrale. Il volume principale, il grattacielo, ospita le attività e le funzioni da allocare, mentre gli altri volumi, più bassi e al livello dei nuovi percorsi e delle nuove piazze, accolgono spazi ricreativi, strutture sportive, scuole, cinema, teatri. Essi si affacciano su una corte centrale costituita da una piccola Marina, accessibile dal Kallang River mediante un canale navigabile. Le strutture più esterne sono dei giardini a livello con le aree adiacenti al di sotto dei quali trovano posto i parcheggi, i magazzini sotterranei e le funzioni di potenziamento dei nodi infrastrutturali. Tutti gli edifici sono collegati su più livelli mediante delle piastre che ospitano i principali percorsi di attraversamento, le piazze, le terrazze commerciali e il molo del porto. Sono state concepite per flussi ciclo-pedonali o per la percorrenza assistita da mezzi elettrici su binari a raso o sopraelevati.
Gli accessi all’area di progetto sono: a Est dalla Nicoll Highway Station, che viene potenziata; a Nord dalla Nicoll Highway, mediante accessi ciclo-pedonali dai percorsi esistenti; ad Ovest attraverso la predisposizione di una nuova connessione verso la Ophir Road e il Suntec City; a Sud da uno snodo infrastrutturale dalla Republic Avenue; a Sud-Est da un nuovo collegamento ciclo-pedonale e dal nuovo canale navigabile verso il Marina Park e il Kallang River. I principali percorsi di percorrenza est-ovest e nord-sud sono anche gli assi strutturanti dell’intero progetto che collegano i vari accessi confluendo tutti verso il nucleo centrale, dal quale si accede al grattacielo. Gli edifici sono stati disposti per sfruttare le connessioni visuali dalle piastre verso i principali punti di riferimento di Singapore, in modo che dal nucleo si ha il collegamento visivo con The Flyer, The Marina Park, e con gli altri importanti edifici circostanti.
Il grattacielo è costituito da due cilindri strutturali concentrici in acciaio collegati da anelli orizzontali, all’interno dei quali si inseriscono cellule indipendenti e autoportanti realizzate mediante una rete strutturale in bamboo. Ciascun livello del grattacielo è pensato come un tunnel continuo, lungo il quale le cellule si accostano e si compongono appoggiandosi agli anelli strutturali orizzontali e assumendo diverse configurazioni a seconda delle funzioni. Il diverso accostamento fra loro e le diverse combinazioni di assemblaggio consentono di ottenere spazi diversi e flessibili. Ogni cellula è facilmente sostituibile in caso di deterioramento nel tempo: ciò avviene attraverso un sistema di movimentazione verticale all’interno del cilindro strutturale centrale. Gli spazi così definiti sono rivestiti da pannellature in bamboo smontabili che facilitano la manutenzione dell’edificio e degli impianti, e sono divisi da pareti mobili adattabili a esigenze in continuo cambiamento. Il grattacielo è poi rivestito da una doppia pelle in vetro ed elementi di ombreggiamento in bamboo, che creano una intercapedine di isolamento e di ventilazione naturale interna. Il grattacielo risulta così composto per la maggior parte da bamboo, sottoforma di cellule strutturali e rivestimenti, da una percentuale ridotta di acciaio come ossatura principale strettamente necessaria e da una minima parte di vetro.
I due cilindri strutturali legati fra loro dagli anelli orizzontali creano l’ossatura e gli alloggiamenti per le cellule in bamboo. In ogni livello esse si dispongono l’una accanto all’altra, unite o separate a seconda degli spazi da configurare, creando un “tunnel” continuo. La cellula è progettata come una sezione cava del tunnel, dimensionata per poter essere trasportata in verticale attraverso il cilindro strutturale interno, facilitando il montaggio e l’eventuale sostituzione nel tempo.
Il grattacielo è accessibile dalle piastre ciclo-pedonali e attraverso un approdo interno navigabile, all’interno di una grande caverna verde. Essa crea un grande serbatoio di aria fresca ed umida alla base di canali di ventilazioni più caldi, compresi nella buffer zone e lungo il cilindro strutturale interno; la differenza di pressione ed il restringimento dei canali permette di innescare una ventilazione naturale in grado di raffrescare l’edificio. Gli ascensori sono contenuti nei grandi pilastri inferiori, che danno anche accesso ai ballatoi intorno alla caverna-porto, fino alle prime cellule; da qui in su gli ascensori sono contenuti nel cilindro strutturale interno. In alcuni livelli l’assenza delle cellule permette di creare ampie piazze interne per la socialità, le attività ricreative e la ristorazione.
La pelle esterna in bamboo permette di filtrare la forte luce esterna ed è disegnata in base alla elevata incidenza angolare del sole, che è sempre molto alto durante tutto l’anno. Essa costituisce il vestito caratterizzante del grattacielo, diventando un unicum con le piazze e i percorsi esterni; il disegno degli elementi in bamboo della pelle esterna e delle cellule permette di filtrare la forte radiazione solare e garantisce un’illuminazione naturale diffusa e omogenea, mentre nelle prime e ultime ore del giorno crea giochi di luce e ombre sulle superfici interne degli ambienti. Nella pelle esterna è integrato anche un sistema di captazione e raccolta dell’acqua, che viene immagazzinata, depurata e riutilizzata.
Il bamboo è usato come vestito e come struttura anche negli spazi di relazione, lungo i percorsi e nelle piazze. Una folta vegetazione tropicale sarà prevista sulla copertura di ciascuno degli altri edifici, in maniera tale da restituire un po’ del verde che l’espansione della città ha drasticamente ridotto nel tempo. Fra gli alberi e le piante più alte saranno inseriti dei pannelli fotovoltaici in grado di soddisfare gran parte del fabbisogno energetico. Dalle biomasse ottenute dalle coperture verdi si ottiene fertilizzante e energia da combustione. Altra energia sarà fornita dalle pale eoliche in vetta al grattacielo mentre nella Marina, delle apposite turbine trasformeranno l’energia meccanica delle maree in energia elettrica.
DFG Architetti è uno studio di progettazione e ricerca con sede a Roma e Ragusa, fondato da Davide Scrofani, Ferdinando Mazza, Giuseppe Francone, impegnato nei campi dell’architettura, dell’urbanistica e dell’arte. Si caratterizza per il lavoro di squadra tra figure professionali specializzate e promuove la continua sperimentazione di nuovi approcci alle convenzionali tematiche della progettazione, attraverso inten so lavoro e una costante attività concorsuale. DFG Architetti si basa sulla creatività, sul rispetto del luogo, sulle nuove tecnologie e sulla visione globale delle principali tematiche del mondo contemporaneo.
DAVIDE SCROFANI _ si laurea in Architettura all’Università di Roma “Sapienza” con lode, manifestando particolare interesse per i temi della sostenibilità, della tecnologia e del restauro. Nel 2010 riceve il primo premio per il miglior progetto in occasione del Workshop Nazionale di Progettazione Archisostenibile. Nel 2012 consegue il titolo di “Coordinatore in materia di sicurezza nei cantieri.
FERDINANDO MAZZA _ si laurea in Architettura all’Università di Roma “Sapienza” con lode, sviluppando una linea di ricerca improntata sulla Creatività e l’Innovazione, dando spazio alla sperimentazione Grafica. Nel 2009 riceve il primo premio in occasione del concorso internazionale di idee NOSOA2009 e nel 2011 il primo premio in occasione del concorso nazionale “Premio di Laurea – Una Città per Tutti” sull’Universal Design.
GIUSEPPE FRANCONE _ si laurea in Architettura all’Università di Roma “Sapienza”. Nel 2006 consegue la laurea in Industrial Design, approfondendo il suo studio nei campi dell’Interior Design, del Product Design e del Yacht Design. Nel 2006, svolge uno stage presso la Rai, nel’ambito della Scenografia e nel 2010 riceve il primo premio per il miglior progetto in occasione del Workshop Nazionale di Progettazione Archisostenibile..
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