Lei parla di “ambiente ostile”. Si riferisce a ciò che è successo fuori dal campo ?

“Fin dal nostro arrivo abbiamo trovato un ambiente ostile. Ma anche sugli spalti i tifosi hanno fatto sentire, com’è ovvio, la loro pressione. Tutto questo condiziona pesantemente chi è in campo, sia i giocatori che gli arbitri”.

Il Modica non ha nulla da rimproverarsi ?

“Il Modica non ha giocato una delle sue gare migliori: c’è mancata la personalità, la capacità di farci carico della necessità di gestire la partita, di gestire la palla. L’ambiente e lo stadio ci hanno condizionato. Il Real Normanna ha vinto con merito, ma noi abbiamo da recriminare verso noi stessi. Ci è mancato qualcosa”.

Il Modica, per il secondo anno consecutivo, perde la serie D all’ultima partita. Lo scorso anno perse contro il Pompei, quest’anno lo condanna il Real Normanna, squadra di Aversa. C’è sempre la Campania a frenare i sogni dei rossoblu. La squadra, partita venerdì in pullman per Aversa, è rientrata a tarda notte in città.

Per la cronaca: il Real Normanna è stato, per meno di un anno, la squadra di Emanuele Filiberto. Il principe erede di Casa Savoia ne divenne il presidente. Lasciò dopo alcune sconfitte e la pesante contestazione dei tifosi.  Anche in quel caso, i tifosi hanno fatto la differenza.

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