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FESTA DELL’IMMACOLATA, RINNOVATO AD IBLA UN RITO ANTICHISSIMO
08 Dic 2011 09:02
La città di Ragusa è stata affidata, ancora una volta, alla Vergine Immacolata. E’ stata rinnovata, ieri pomeriggio, l’antica tradizione. Dopo la celebrazione dei Vespri, presieduti dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, il sindaco Nello Dipasquale ha recitato, nella chiesa, stracolma di fedeli, di San Francesco all’Immacolata, a Ibla, l’atto di affidamento della Città alla Vergine Immacolata. “Vigilate maternamente su questa città – ha letto, tra l’altro, il sindaco, alla presenza delle autorità provinciali, rivolgendosi alla Vergine – allargate su di essa il vostro manto immacolato, pegno e garanzia di prosperità e di pace. Insieme con la Città io Vi affido, o Vergine Immacolata, la nostra terra ed i nostri monti, gli interessi spirituali e temporali, il presente e l’avvenire, le nostre culle e le nostre tombe, la nostra vita e la nostra morte”. Subito dopo, il prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, il presidente della Provincia, Franco Antoci, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Francesco Fallica, i consiglieri comunali Maria Malfa e Salvatore La Rosa, oltre, ovviamente, allo stesso sindaco, hanno apposto la loro firma sul registro delle autorità. I registri delle firme delle autorità, vere opere d’arte, furono istituiti con la nascita della Diocesi di Ragusa e sono stati realizzati dai rinomati artisti Antonino Cannì, Rocco Cafiso e Maria Imposa. L’ultimo tra questi registri reca, tra l’altro, la firma del presidente emerito della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi. Durante i Vespri, il vescovo, dopo l’introduzione di padre Pietro Floridia, rettore della chiesa di San Francesco, ha sottolineato la specificità di questo rito antichissimo dell’affidamento. “E’ un momento bello – ha detto tra l’altro il vescovo – perché ci si trova accanto alla madre e quando ci si trova accanto alla madre si è sempre felici. E’ molto significativo il gesto tradizionale compiuto in questa chiesa. Il sindaco che affida la città alla materna intercessione della Vergine. Il compito delle autorità, al giorno d’oggi, non è facile. E’ come dire all’Immacolata: “Prenditi cura di questa città”. E siamo certi che la Vergine accompagnerà la città e tutti i suoi abitanti. E vigilerà con il suo materno sguardo anche su coloro che sono di passaggio. Perché una madre non distingue tra figlio e figlio ma ha amore per tutti i figli”.
“Siamo chiamati – ha poi aggiunto mons. Urso – ad essere immacolati, immagine splendente del volto di Dio. Contemplare l’Immacolata vuol dire contemplare l’amore di Dio. Guardare la Vergine significa guardare questo amore del Padre. Tutti siamo figli di Dio. E chiediamo che la Madre ci accompagni, ci guidi, ci consoli”. Nel pomeriggio di oggi, alle 18, si terrà la funzione religiosa che sarà seguita dalla processione del simulacro dell’Immacolata per le strade del quartiere barocco.
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