Festa dei Carabinieri per il 205esimo anniversario. Tutti i principali risultati ottenuti

Oggi, 5 giugno 2019, in occasione del  205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri la cerimonia commemorativa all’esterno della Caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa, durante la quale il Comandante Provinciale Federico Regginato, ha ripercorso l’impegno dei Carabinieri in provincia nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2018 e il 31 maggio 2019.

Tante sono state le operazioni condotte quest’anno, sul fronte del contrasto alla criminalità, che non solo hanno avuto anche grande risalto sugli organi di informazione ma hanno soprattutto restituito serenità a comunità impaurite, assicurando alla Giustizia gli autori di crimini anche efferati. Nell’ultimo anno, l’intero Comando Provinciale ha espresso sul territorio oltre 22mila servizi esterni, procedendo al controllo di 87.309 soggetti. Statistiche che sottolineano un quadro di efficienza del “sistema sicurezza” nella nostra provincia e che ci indicano che la strada intrapresa tutti insieme, dalle Forze di Polizia e dall’Autorità Giudiziaria, è quella giusta. Un sistema in cui l’Arma contribuisce in maniera significativa a garantire la sicurezza e l’ordinata convivenza civile in questa provincia, con un impegno di grande responsabilità nella considerazione, tra l’altro, che negli ultimi 12 mesi ha proceduto nei riguardi di oltre il 67% dei 13.516 delitti denunciati alle Forze di Polizia in tutta la provincia, dei quali 2.575 quelli scoperti proprio grazie all’attività svolta dai Carabinieri.

I risultati operativi dei militari dell’Arma, sono la conferma del forte impegno del Comando Provinciale a seguire attentamente tutti i fenomeni e le manifestazioni che incidono sulla sicurezza e sull’ordinata e civile convivenza del territorio. In stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, è stata accresciuta l’efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità diffusa, con una più incisiva attività investigativa e, nell’ambito dei piani coordinati di controllo del territorio, con una più capillare attività di vigilanza dei centri abitati, frazioni, contrade, aree rurali, fornendo risposte rapide ed efficaci anche sul piano repressivo di fronte ad eventi criminosi di particolare allarme sociale.

Dal 1 gennaio 2018 al 31 maggio 2019 gli arresti eseguiti sono stati 541 dei quali 348 in flagranza di reato mentre le persone deferite in stato di libertà sono state 2.776.

Particolarmente efficace si è rivelata l’attività di repressione in materia di reati contro il patrimonio, a  testimonianza dell’imponente impegno profuso in termini preventivi dalle articolazioni dell’Arma dislocate sul territorio, con particolare riferimento all’opera di controllo svolta dalle Stazioni Carabinieri, non  solo nei paesi in cui esse hanno sede, ma anche nelle campagne ricadenti nelle rispettive giurisdizioni.

In tale contesto, si collocano anche le operazioni di polizia giudiziaria delle articolazioni di questo Comando Provinciale che hanno consentito di scoprire il 56% delle rapine perpetrate.

Si richiamano le operazioni di maggior rilievo effettuate negli ultimi 18 mesi di lavoro dei reparti del Comando Provinciale di Ragusa:

 

  • RAPINE
  • Operazione “LA FEBBRE DEL SABATO SERA”.

In data 24.04.2018, i militari della Compagnia Carabinieri di Modica, hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica – presso il Tribunale di Ragusa e l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, a carico di 4 persone per rapina aggravata in concorso, furto e lesioni personali. L’attività dei militari dell’Arma scaturì da alcuni episodi di aggressioni con finalità di rapinare cellulari e oggetti personali commessi da una baby gang di giovani di origine nordafricana. I gravissimi episodi ebbero come obiettivi alcuni ragazzi minorenni e due donne. L’attività investigativa rassegnata all’A.G. ha permesso di condurre ad un quadro chiaro e definito di indizi di colpevolezza nei confronto degli indagati. Nel corso dell’operazione è stata anche  rinvenuta la refurtiva riconsegnata ai legittimi  proprietari.

  • In data 07.05.2019 i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Modica (RG), al termine di complessa attività investigativa, hanno notificato una richiesta di rinvio a giudizio emessa dalla Procura della Repubblica di Ragusa nei confronti di 4 soggetti tutti residenti nella provincia di Catania, responsabili di rapina aggravata e porto abusivo di arma da fuoco in riferimento alla rapina a mano armata messa a segno nell’ottobre del 2017 ai danni di un esercizio commerciale del comune di Modica. La complessa attività d’indagine, è partita dai pochi elementi raccolti fra quanti avevano assistito alla rapina lampo ed erano rimasti impressionati dall’efferatezza del colpo. I successivi indizi, raccolti durante l’attività investigativa, hanno permesso di rassegnare all’Autorità Giudiziaria un quadro gravemente indiziario che ha portato al provvedimento in argomento.

 

  • TRUFFE

 Il fenomeno delle truffe, dopo una forte recrudescenza negli anni scorsi, nel 2018 ha fatto registrare un calo significativo su cui certamente ha inciso l’attività di sensibilizzazione dell’Arma a favore delle principali vittime di questo reato, individuabili principalmente nelle fasce deboli della popolazione. Significativa, in tal senso, l’operazione condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa, che in data 30.03.2019, al termine di una complessa attività investigativa, hanno deferito un cittadino per simulazione di reato, incendio e fraudolento danneggiamento di beni assicurati. In particolare il soggetto, al fine di ripianare la sua situazione debitoria, incendiava il proprio esercizio commerciale per ottenere il risarcimento dei danni dalla compagnia assicuratrice con la quale aveva stipulato un contratto di copertura pochi giorni prima dell’evento. Nell’occorso, il proprietario, oltre ad aver causato gravi danni strutturali all’immobile, è rimasto gravemente ustionato dalle fiamme propagatesi in maniera improvvisa.

Proprio in tale contesto, ampia è stata l’opera di informazione dell’Arma, soprattutto mediante i Comandanti di Stazione, che presso i luoghi di aggregazione di persone anziane (circoli per anziani e parrocchie), hanno incontrato le potenziali vittime mettendole in guardia dai rischi in cui incorrono e provvedendo a diffondere un vademecum divulgativo, realizzato dal Comando Provinciale. Continua sul fenomeno sarà l’attenzione dell’Arma che, anche per il 2020, ha in programma una serie di iniziative volte a tutelare e mettere in guardia i cittadini, in special modo quelli appartenenti alle fasce più deboli e vulnerabili.

  • OMICIDI

 Nell’anno 2018, è stato commesso un omicidio volontario, prontamente scoperto. Infatti, in data 27.12.2018, in Vittoria, a conclusione di attività d’indagine, i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Vittoria hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio e porto illegale di armi V. V. cl. 1991. Il predetto, per futili motivi, al culmine di un litigio, ha esploso diversi colpi di arma da fuoco all’indirizzo di un cittadino rumeno, che decedeva sul colpo e all’indirizzo di un pregiudicato di Vittoria che ha riportato delle lesioni giudicate guaribili in gg. 20.

  • VIOLENZA SULLE PERSONE

 Particolare attenzione è stata rivolta alla tutela delle fasce deboli e in proposito, in data 10.02.2018, i militari della Stazione Carabinieri di Pozzallo, hanno dato esecuzione  a una misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Ragusa a carico di M. P. cl. 1958, responsabile di atti persecutori.

In tale ambito, si collocano gli arresti operati in data 12.03.2019, in Acate, dai militari della Stazione Carabinieri, che hanno tratto in arresto in flagranza di reato due coniugi di nazionalità rumena per abbandono di minori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. In particolare, i coniugi, lasciavano in stato di abbandono i propri figli, che non erano iscritti a scuola e si recavano al lavoro nelle campagne. Un minore inoltre era stato assunto da un operatore commerciale che è stato deferito per sfruttamento del lavoro minorile.

 

  • STUPEFACENTI E DISAGIO GIOVANILE

Incisiva, inoltre, l’azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti: le fattispecie delittuose perseguite hanno consentito all’Arma di trarre in arresto 203 persone, di deferirne altre 67 e di segnalare alla Prefettura di Ragusa ex art. 75 D.P.R. 309/90 ben 439 soggetti. Significativo anche il bilancio della droga sequestrata, oltre 20 kg. di diversa tipologia. L’attività è stata indirizzata soprattutto nel reprimere la vendita e il consumo di droga. Particolare attenzione è stata riposta alla tutela dei giovani. Al proposito, si ricordano le seguenti attività d’indagine, svolte dai comando dipendenti:

  • Operazione “VERDURA e DEVOZIONE”.

In data 12.01.2018, a Scicli (RG), i militari della Compagnia Carabinieri di Modica, hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ragusa, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 4 persone censurate, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. L’attività investigativa, svolta dai militari della Tenenza dei Carabinieri di Scicli, ha permesso di acclarare un’intensa attività di spaccio di cocaina all’interno di un bar gestito da uno degli arrestati. Uno dei principali indagati, venditore ambulante di ortaggi, utilizzava nelle conversazioni con gli acquirenti nomi di frutta e verdura per indicare la cocaina o altra varietà di droga. Il termine “devozione” scaturisce invece dal linguaggio in codice con il quale il venditore indicava la disponibilità a pagare lo stupefacente.

  • Operazione “CAPOLINEA”.

In data 16.01.2018, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa, hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Ragusa, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 9 persone, per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Dalle indagini è emerso che gli arrestati, la maggior parte dei quali di origine nordafricana, avevano costituito due distinti gruppi criminali, di cui uno operante nei comuni di Acate e Vittoria e l’altro in quelli di Ispica e Pozzallo, in grado di smerciare ingenti quantitativi di eroina, di cui si rifornivano fuori provincia e, in alcuni casi, anche fuori dalla regione Sicilia.

 

  • Operazione “FLIPPER”.

In data 23.01.2018, i militari della Compagnia Carabinieri di Ragusa, hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal Gip del  Tribunale di Ragusa, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 20 persone, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Dalle indagini è emerso che gli arrestati (in prevalenza ragusani, albanesi e tunisini), organizzati in quattro distinti gruppi criminali, rifornivano le piazze di spaccio nei comuni di Ragusa, Santa Croce Camerina e Comiso, smerciando marijuana, hashish e cocaina. Durante l’attività investigativa, iniziata alla fine del 2017, venivano sequestrati, in diverse circostanze, oltre 4 kg di stupefacente, che consentivano di arrestare in flagranza di reato altre 12 persone, di deferirne 5 e di segnalare all’U.T.G. ben 38 individui a conferma della capacità criminale dei soggetti coinvolti.

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  • Operazione “PITTORE BAROCCO”.

In data 18.05.2018, i militari della Compagnia Carabinieri di Modica, hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal Gip del  Tribunale di Ragusa, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 10 persone per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Dalle indagini è emerso che gli arrestati rifornivano le piazze di spaccio del comune di Modica, smerciando marijuana, hashish e cocaina, acquistate nella provincia limitrofa di Catania. Una delle singolarità emerse dall’attività investigativa era quella che i pagamenti al  gruppo criminale avvenivano con ricariche su carte postepay .

  • Operazione “S.P. 25”.

In data 12.02.2019, i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Ragusa, hanno dato esecuzione a una misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ragusa, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 5 persone per i reati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, favoreggiamento della prostituzione e furto aggravato. La complessa attività info-investigativa, svolta dal dicembre 2017 al maggio 2018, nel comune di Ragusa, dai militari della Sezione Operativa del N.O.R., ha consentito di acclarare un’ intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti, che ha portato all’arresto in flagranza di reato di altre 10 persone, al deferimento in stato di libertà di 22 soggetti e di segnalare come assuntori alla Prefettura altre 18 persone. Recuperato, complessivamente,  oltre 1 Kg di marijuana e cocaina. Una fitta rete, costituita da soggetti albanesi e italiani che operavano tra i comuni di Santa Croce Camerina – Ragusa e Scicli . Una struttura complessa, quella su cui si è proceduto, dovuta al fatto che in ogni area di spaccio vi era un coordinatore e per ogni cessione di droga vi era una sorta di doppio incontro per evitare che il detentore della droga incappasse nei controlli quotidiani attuati sulla Provinciale S.P.25 (da qui il nome dell’operazione).

 

  • In data 03.05.2019, i militari della Stazione Carabinieri di Pozzallo, ambito predisposto servizio antidroga, hanno arrestato S.S. cl. 1989, trovato in possesso di 7 kg. circa di sostanza stupefacente tipo marijuana, materiale per il confezionamento delle dosi, una pistola semiautomatica con matricola abrasa e diverse cartucce.

 

  • In data 25.05.2019, i militari della Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Modica, ambito predisposto servizio antidroga, hanno arrestato D.M.V. cl. 1985, trovato in possesso nella sua abitazione di piante di marjuana essiccata pronta allo spaccio e materiale vario per il taglio e il confezionamento della sostanza stupefacente. L’individuo aveva realizzato una piccola serra per coltivare la droga.

 

  • CULTURA DELLA LEGALITÀ

 

Con l’avvio dell’anno scolastico, i Carabinieri di Ragusa hanno dato inizio alla campagna “Scuole Sicure”, come deciso in Prefettura nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e alla luce delle direttive diramate dal Ministro dell’Interno, per la prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in prossimità delle scuole. Dall’inizio dell’anno scolastico, le dipendenti Compagnie Carabinieri hanno svolto più di 80 servizi all’esterno di  istituti secondari di secondo grado di questa provincia, in concomitanza sia dell’ingresso che dell’uscita degli studenti.

Numerosi, così come lo saranno in questo nuovo anno, gli incontri con gli studenti nelle scuole di Ragusa e provincia, sia per parlare di fenomeni di devianza giovanile (quali il bullismo, il cyberbullismo ed il consumo di droghe) ma anche per promuovere la legalità

L’iniziativa ha suscitato il comune plauso di studenti e insegnanti.

Un fenomeno preoccupante, di cui è estremamente difficoltoso cogliere la reale consistenza, è rappresentato dalla dispersione scolastica, piaga sociale che determina ripercussioni immediate sul percorso formativo dei minori. I controlli ed il monitoraggio svolti da questo Comando sul territorio della provincia hanno portato a deferire all’autorità giudiziaria, solo nel corrente anno, 130 persone per inosservanza dell’obbligo di garantire l’istruzione ai figli minori.

  • CONTROLLI ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE

Negli ultimi 18 mesi, l’Arma Ragusana ha posto una particolare attenzione nell’attività di prevenzione effettuando oltre 21.940 servizi esterni. In aggiunta ai normali servizi di controllo del territorio, oltre 100 sono stati i servizi di prossimità svolti dai Carabinieri di Quartiere e diversi sono stati quelli straordinari nella delicata attività di contrasto all’allarmante fenomeno dei reati predatori, organizzati privilegiando le località, le fasce orarie ed i giorni ritenuti maggiormente critici e vulnerabili sotto il profilo della consumazione dei reati contro il patrimonio. Particolare attenzione è stata rivolta nelle zone di maggiore interesse investigativo, tra cui piazza Manin a Vittoria, notoriamente in risalto per le intemperanze dei cittadini extracomunitari e per la presenza di piccoli spacciatori. Non sono mancati i controlli di soggetti all’interno di esercizi pubblici, sulla pubblica via, nonché quelli alla circolazione stradale, specie alla prevenzione dei comportamenti di guida pericolosa (in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti). Complessivamente le persone identificate sottoposte a controllo sono state 87.309, mentre poco più di 64.600 sono stati i mezzi sottoposti a controllo.

 

Il territorio ibleo, per la particolare posizione geografica, costituisce la frontiera meridionale del continente europeo ed è meta di approdo per i cittadini extracomunitari alla ricerca di opportunità lavorative. Il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina rimane una delle piaghe e in tale contesto proprio il lucrare sulla disperazione altrui, ha spinto l’Arma dei Carabinieri a mettere in campo ogni risorsa al fine di contrastare quanto più possibile un fenomeno che non arretra. Una delle principali operazioni condotta nello specifico settore è l’Operazione “AFFITTOPOLI datata 09.10.2018, quando i militari della Stazione Carabinieri di Ispica,  hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Ragusa, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 5 persone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’indagine ha preso le mosse da una segnalazione ricevuta dall’Arma in merito a un numero rilevante di richieste di iscrizione all’anagrafe della popolazione residente nel Comune di Ispica, presentate da cittadini principalmente provenienti da paesi del nord Africa ed impegnati, in buona parte, nell’ attività di raccolta di ortaggi e frutta nel territorio ibleo. Tali iscrizioni, che erano possibili con la presentazione di regolare contratto di locazione di un immobile, rappresentavano la condizione necessaria per la regolarizzazione sul territorio dello Stato, con la concessione del rinnovo del permesso di soggiorno da parte dell’ufficio immigrazione della Questura di Ragusa.

Gli stranieri, infatti, avevano presentato numerose richieste di iscrizione all’anagrafe, indicando come luogo di residenza alcuni alloggi presenti in una frazione marinara della cittadina. Il primo sospetto è stato sollevato dal fatto che contemporaneamente negli appartamenti avrebbero dovuto risiedere un numero ingente di stranieri.

  • CONTROLLI ANTITERRORISMO

Il territorio della provincia, inoltre, è particolarmente “sensibile” sotto il profilo del rischio di infiltrazioni terroristiche. In proposito, il 21.06.2018, i militari dell’aliquota dedicata del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa, a conclusione di complessa attività investigativa, hanno eseguito il decreto di espulsione dal territorio nazionale  emesso dal Prefetto di Ragusa nei confronti di T. G. cl. 1989, residente in Vittoria, inserito in circuito relazionale fortemente connotato da posizioni religiose radicali in favore della Jihad, tali da costituire una minaccia per la sicurezza dello Stato. L’uomo, dopo un periodo di permanenza presso il CPR di Brindisi, è stato rimpatriato in data 13 luglio 2018 dalla frontiera di Roma Fiumicino al paese di provenienza.

  • TUTELA DELLA SALUTE, DEL LAVORO E DELL’AMBIENTE.

 Piena è stata la collaborazione tra l’Arma territoriale e le varie componenti specialistiche presenti in questo territorio, dispiegate con i sottonotati  comparti di specialità:

  • Nucleo Antisofisticazione e Sanità, reparto inserito, tra l’altro, nei principali sistemi di allarme comunitari in materia di alimenti, di prodotti non alimentari e di farmaci, con competenza anche sulle province di Caltanissetta e Siracusa;
  • Nucleo Ispettorato del Lavoro con il compito precipuo di tutelare il lavoro in tutte le sue forme, reprimendo gli abusi e contrastando il lavoro irregolare.

Nell’ultimo anno, i militari del N.A.S., unitamente a quelli dei reparti dipendenti, hanno deferito all’A.G. 43 persone per vari reati connessi a violazione della normativa sanitaria, con contestuale sequestro di numerosi  prodotti alimentari detenuti in cattivo stato di conservazione, disposto la chiusura di 5 strutture ricettive prive delle prescritte autorizzazioni, segnalato diversi soggetti per concorso nell’esercizio abusivo della professione sanitaria.

L’attività svolta di concerto con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Ragusa, è stata indirizzata verso le realtà occupazionali nel cui ambito, per ragioni connesse all’intensità del lavoro concentrata in determinati periodi, è più frequente riscontrare gravi violazioni della disciplina giuslavoristica, con particolare riferimento al ricorso al lavoro nero. Di seguito, una breve valutazione di alcuni aspetti dell’attività ispettiva svolta in ambito provinciale:

  • ispezionate 360 aziende;
  • verificate oltre 500 posizioni lavorative;
  • individuati 87 lavoratori “in nero”;
  • sospese n. 23 attività imprenditoriali e contestate sanzioni complessive per circa 000 euro; 
  • segnalati all’A.G. competente nr.7 titolari azienda agricola per violazione all’art.22 D.Lgs.286/98 (T.U. Immigrazione) per avere impiegato cittadini extracomunitari sprovvisti di permesso di soggiorno.

Altro fenomeno, connesso alla presenza di numerosi cittadini extracomunitari, è quello relativo al caporalato, fronte verso il quale questo Comando effettua periodici servizi. In merito, nell’ultimo anno, sono stati conseguiti i seguenti risultati operativi:

  1. in data 07.2018 in Vittoria, personale del N.I.L. di Ragusa, unitamente alla componente territoriale dell’Arma, ha deferito in stato di libertà un cittadino italiano ritenuto responsabile di sfruttamento nei confronti di due cittadini del Bangladesh, ai quali corrispondeva una retribuzione giornaliera di euro 25,00, per 8 ore lavorative, palesemente inferiore ai minimali di legge, oltre ad alloggiarlo in condizioni precarie (ex art. 603 bis del c.p.);
  2. in data 07.2018 in Vittoria, personale del N.I.L. di Ragusa, unitamente alla componente territoriale dell’Arma, ha deferito in stato di libertà due cittadini italiani ritenuti responsabili di sfruttamento nei confronti di due cittadini somali ai quali veniva corrisposta una retribuzione giornaliera di euro 22,50, per 6 ore lavorative, palesemente inferiore ai minimali di legge (ex art.603 bis del c.p.),
  3. in data 08.2018 in Ispica, personale del N.I.L. di Ragusa, unitamente alla componente territoriale dell’Arma, ha deferito in stato di libertà un cittadino italiano ritenuto responsabile di sfruttamento nei confronti di quattro cittadini albanesi (di cui due privi permesso di soggiorno) ai quali veniva corrisposta una retribuzione oraria di euro 5,00, palesemente inferiore ai minimali di legge (ex art.603 bis del c.p.);
  4. in data 10.2018, in Modica e Vittoria, personale del N.I.L, unitamente alle componenti territoriali dell’Arma ha deferito in stato di libertà una cittadina italiana ritenuta responsabile di sfruttamento nei confronti di 4 cittadini italiani ai quali veniva corrisposta una retribuzione giornaliera pari ed € 20,00 palesemente inferiore ai minimali di legge (ex art.603 bis del c.p.).

La provincia di Ragusa si presta particolarmente alla consumazione di reati ambientali per una serie di ragioni: da un lato, si tratta di un territorio  con una non elevata densità della popolazione concentrata in grandi insediamenti urbani, sicché vi sono vaste zone del territorio provinciale disabitate e difficilmente controllabili, dall’altra vi sono insediamenti industriali e risultano molto sviluppate l’agricoltura e la zootecnia con la relativa necessità di smaltimento dei rifiuti e dei residui di produzione spesso gravemente inquinanti, come il fenomeno delle c.d. “fumarole”, determinate dall’accensione di fuochi per lo smaltimento dei residui vegetali insieme al materiale plastico utilizzato nelle realtà produttive serricole. In tal senso, si collocano i numerosi servizi “per la vigilanza, la prevenzione e la repressione delle violazioni compiute in danno dell’ambiente”, espletatati  in collaborazione con la componente specialistica del “Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri”.

 

In data 28.04.2019, in Comiso, a conclusione di una mirata attività ispettiva nel settore delle attività estrattive, pianificata a livello nazionale del Comando Carabinieri Tutela Ambientale, i Carabinieri del N.O.E. di Catania, coadiuvati da personale del 12° Elinucleo Carabinieri Elicotteristi e da militari della Stazione di Comiso, veniva eseguito accesso all’interno di una vasta area ubicata nelle campagne comisane, ove veniva riscontrata ed interrotta attività di estrazione, vagliatura e trasporto di materiale calcareo (calcarenite), destinato verosimilmente ad alimentare il ciclo del calcestruzzo e le attività edilizie del territorio siciliano.

I responsabili delle abusive attività estrattive sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per inquinamento ambientale aggravato, esecuzione di opere su beni con vincolo paesaggistico senza la prescritta autorizzazione nonché di deturpamento e distruzione di bellezze naturali

 

  • TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE

Particolare attenzione è stata rivolta anche alla tutela del patrimonio culturale e l’attività condotta dai militari dipendenti unitamente alla componente specialistica del Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri ha consentito di recuperare oggetti di interesse archeologico.

In particolare in data 04.02.2019, i Carabinieri della Stazione di Marina di Modica, in collaborazione con i colleghi del Reparto Operativo del comando Provinciale di Ragusa e della Compagnia di Vittoria hanno sorpreso due cittadini vittoriesi mentre  ricercavano reperti archeologici di interesse storico nel territorio del Comune di Modica L’operazione ha permesso il recupero di oltre 80 reperti di vario genere tra cui anfore, monete ed un rarissimo strumento chirurgico di epoca romana, di epoca compresa fra il IV sec. A.C. ed il VI sec. D.C. materiale eterogeneo sintomatico della complessa e antica frequentazione antropica del territorio ibleo. L’attività ha permesso di sequestrare tutto il materiale in possesso dei due tombaroli che sarà analizzato dalla Sovrintendenza per i beni culturali e artistici di Ragusa

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