Fenomenologia del Green Pass: mondo di opinioni senza fine (parte prima)

“Houston …! Qui Ragusa.”   La rubrica dello psicologo, a cura di Cesare Ammendola

“Sono favorevole al Green Pass perché è un dovere civico e morale volto a garantire la salute e la libertà di tutti…”
“Sono contrario al Green Pass per chi, come me, non vuole vaccinarsi, perché è un ricatto ipocrita che lede illegittimamente la libertà di alcuni individui creando vere e proprie discriminazioni …”
Sono essenzialmente queste le due legittime posizioni riguardo al tema del giorno, per come vengono raccontate nell’ordinario.Ma le cose stanno veramente così?


Siamo sinceri, almeno qui e ora. I giornali, la TV e i social sovente ci propinano una rappresentazione dicotomica e semplicistica che finisce per coincidere soltanto con una caricatura della realtà.Posso testimoniare al contrario (ho ascoltato, anche per lavoro, cose che voi umani non potreste neppure immaginare …) che questa narrazione ridondante non rende giustizia alla complessità delle sottigliezze, delle sfumature e delle distinzioni (anche le più pignole, contorte, funamboliche o le più creative) di cui italiani e siciliani sud orientali siamo fortunatamente capaci. Insomma, la situazione è grave, ma non stupida. 


Il conflitto è ben più articolato e chiederebbe agli analisti di muovere un passo fuori dalla comfort zone delle letture più rassicuranti e lineari. 
L’obbligo imminente del lasciapassare verde ha generato, infatti, una costellazione infinita e pulviscolare di risposte psicologiche e di reazioni emotive e cognitive. Un groviglio che riflette un ordine del Caos che ora non saprei descrivere, se non per il tramite di un sistema solare di pochi esempi e nessuna stella particolarmente luminosa, a dire il vero.
“Sono favorevole ai vaccini, ma sono assolutamente contrario alla costrizione ingiusta del Green Pass: ci vuole l’obbligo vaccinale per tutti!”In termini di coerenza e autoconsistenza logica, io mi perdo. Ma mi riprendo in pochi minuti. In fondo, tutto può avere un senso.
Oppure, dall’altra parte:”Non mi fido dei vaccini e non intendo spendere più di 200 euro al mese per farmi il tampone ogni 48 ore. Piuttosto, rinuncio al mio stipendio mensile.”Anche qui, dopo due attimi di smarrimento, mi ritrovo. In fondo, tutto può avere un senso. Ammiro, detto senza alcuna ironia, idee che sono labirinti non banalmente percorribili.


Giovedì prossimo vi consegnerò, se può interessarvi (bontà vostra!) altri esempi di green pass vissuto. Altre opere d’arte del pensiero umano (e ragusano). Capolavori di dialettica e di coreografia di un instancabile tango psicologico.Fortunatamente il mondo è meno ovvio di come anche alcuni osservatori intendono vederlo.In conclusione, per venire a capo di questo multiverso a più dimensioni, noi studiosi (e non) dovremmo imparare l’arte dei bambini: l’arte di capire anche gli scarabocchi più straordinari.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it