FAILLA: “VICENDE GROTTESCHE . SI CONTINUA A MENTIRE!”

“La risposta del Sindaco di Modica, sulla questione delle bollette dell’acqua conferma che è giunto il momento che si dimetta non solo l’Assessore ma anch’egli, per manifesta incapacità a governare le grandi questioni che riguardano questa città”. Lo ha detto Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio provinciale di Ragusa. “Sulla questione relativa alle bollette del canone idrico, la risposta del primo cittadino è a dir poco grottesca se si considerano le preoccupazioni e i disagi che stanno subendo i cittadini”.

“Dire che 4 consiglieri comunali ed il Vicepresidente del consigliere provinciale, 4 partiti e movimenti siano fantomatica opposizione, oltre a sindacati ed istituzioni, rappresenta non solo il chiaro sintomo di una evidente maleducazione amministrativa ed istituzionale, ma anche quell’arroganza che gli ha permesso di farsi commissariare e di mortificare le professionalità locali facendosi imporre un Assessore come Amoroso. Chi rappresenta Amoroso se non il suo padrone?”.

“Abbiamo posto una questione di una gravità espansa-prosegue Failla – rispetto alla minimizzazione della questione che, invece, fa il Sindaco il quale, non solo non fa cenno alla questione dei rimborsi del 50% sui consumi per quelle zone dove insiste l’ordinanza della non potabilità dell’acqua come prevede la legge, ma, addirittura, definisce i rappresentanti l’Intergruppo costituito quali incoscienti sirene, minacciando di non pagare i dipendenti comunali e fornitori se non dovessero entrare i soldi dei tributi locali”.

“Ora, se servivano i soldi per gli stipendi che la Sua Amministrazione non riesce mai a pagare nonostante gli annunci, allora sarebbe stato più dignitoso chiedere un prestito ai cittadini, dicendo loro la verità e non vessandoli con una tassa falsa ed ingiusta. E’ il fallimento suo personale e dell’intera amministrazione”.

Infine, una chiosa: “Abbiamo lasciato sabato una Città che rideva per la figura fatta dall’Amministrazione nella vicenda di Cecchi Paone, il quale ha rivelato le vere ragioni del suo abbandono: il mancato rispetto di una promessa che i vertici dell’amministrazione modicana gli avevano fatto, rispetto al pagamento di una salata parcella alla società di comunicazione di cui è presidente il fratello, a compenso della sua prestazione, tutt’altro che gratuita e disinteressata, ed abbiamo trovato lunedì una città arrabbiata per l’ingiustizia che si sta consumando”.

“Veda sindaco, la sua colpa, in questa questione, è quella di aver mentito ai cittadini modicani, spacciando l’interesse di Cecchi Paone per disinteressato e gratuito, negando l’esistenza di un accordo non ufficiale di cui doveva economicamente beneficiare la società del fratello”. “Infine, i rappresentanti di questa Città abbiano un sussulto. Quando erano all’opposizione protestavano anche per pagare le tasse giuste, oggi su quelle ingiuste tacciono i sindacati e quella sinistra che dovrebbe stare dalla parte del popolo.”

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it