FABIO NICOSIA: NOI NON STOPPIAMO MA PROPONIAMO SOLUZIONI

Mentre si perpetua uno strano silenzio ufficiale sugli esiti della riunione che mercoledì mattina ha visto seduti insieme capigruppo e consiglieri provinciali e i deputati regionali della nostra provincia per discutere del destino della istituzione provincia di Ragusa (riunione peraltro tenuta a porte chiuse), a prendere carta e penna per dire la sua è Fabio Nicosia, capogruppo democratico a viale del Fante che, se avesse preso, invece di tali strumenti, un potente fucile da caccia grossa, avrebbe certamente provocato meno danno. Infatti, l’esponente politico vittoriese inizia con il precisare che, come invece da qualche parte si è chiosato, il Partito democratico, o almeno il suo gruppo consiliare provinciale non scalpita certo per entrare in una ipotetica e poco credibile maggioranza allargata alla Provincia. Queste le sue inequivocabili parole: ”non è stata avanzata alcuna richiesta di assessorati per il Pd  né da parte dell’On.le Ammatuna  né dal sottoscritto come capogruppo consiliare. E’, invece, stata accolta di buon grado la disponibilità del Presidente Antoci e dei rappresentanti dei gruppi della maggioranza a considerare l’eventuale proroga – che potrebbe essere concessa solo attraverso il voto dell’Assemblea Regionale – come un periodo straordinario, dove si dovrebbero  prima studiare e poi porre le condizioni per adeguare l’Ente alla riforma che frutterà uno dei disegni di legge in discussione al Parlamento Regionale. La straordinarietà di tale periodo supplementare al mandato previsto e le azioni da intraprendere – prosegue Fabio Nicosia –  dovrebbero essere declinate nel modo più responsabile e condiviso possibile.  Questa condivisione di obiettivi, oltre a permettere nell’immediato che, in Sicilia, non venisse penalizzata solo la nostra provincia, svuotandola del peso politico (ricordiamo che già è abbastanza carente a livello numerico alla Regione e quasi inesistente a livello nazionale), non è stato detto che dovrebbe attuarsi attraverso l’assegnazione di deleghe assessoriali al Pd o ad altri partiti delle opposizioni, anche perché potrebbe attuarsi in altri modi” E qui iniziano le bordate di Nicosia. Innanzitutto contro il governo regionale di cui il suo partito è a livello palermitano uno dei maggiori sostenitori, quando parla di “disponibilità a valutare  percorsi istituzionali che permettano di addivenire ad una giusta proroga che scongiuri  i danni di un commissario inviato da Catania per uso e consumo dell’ MPA” anche se poi si dimostra possibilista su futuri scenari politico-istituzionali quando constata che “ qualora emergesse l’ipotesi di un governo transitorio condiviso, allora si potrà  discutere sull’opportunità o meno di una assunzione di responsabilità diretta , oggi non è attuale , non si può neanche parlare di “stop”, a nessun livello… il mio Pd non è un partito che stoppa , ma che propone soluzioni e alternative ai vecchi modi di fare politica”. Ma dai colpi esplosi dal consigliere vittoriese a non uscire indenne è proprio il suo partito, o meglio l’attuale dirigenza provinciale alla quale, sulla vicenda del futuro della provincia di Ragusa “sono arrivate informazioni distorte, (per cui) avrei preferito essere interpellato, considerato che rappresento ufficialmente il Pd a viale del Fante e, da diversi mesi, sono impegnato su questa tematica che, a dire il vero, ha visto poco attento e appassionato il Partito provinciale come quello regionale”. Quindi rincara la dose affermando che “il partito democratico, in considerazione del  ruolo a livello regionale nel governo Lombardo e della forza numerica in aula, è determinante nel successo o insuccesso di questa operazione. I nostri rappresentanti regionali, hanno preso posizione ufficiale a favore della proroga e devono andare avanti nelle strategie per ottenere questo importante risultato  per la comunità iblea. (Quindi) mi dispiace,  ma non potranno certo aspettare un mandato della direzione provinciale convocata per il 16 gennaio:  quando si vuole raggiungere un risultato serio i tempi non sono certo quelli lenti e i modi quelli farraginosi della attuale segreteria provinciale”. Più chiaro di così !

 

 

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