Ex Scogliera a Cava d’Aliga a rischio crollo. Intanto si sta intervenendo per eliminare la vecchia recinzione e farne nuova nuova

L’ordinanza del sindaco Marino ne aveva decretato, nei giorni scorsi, il pericolo. Pericolo derivante da una rete di protezione che il tempo ha deteriorato al punto da rendere non solo “inguardabile” il luogo ma anche pericoloso. Per l’ex Scogliera a Cava d’Aliga idee molto confuse per una soluzione dignitosa. Al momento si parla di ripristino della rete di recinzione al fine di eliminare la bruttura di quella esistente da anni. Il vento, con il suo soffiare impetuoso in riva al mare, ha distrutto la rete di recinzione rendendo i luoghi un brutto, anzi bruttissimo, biglietto da visita.

Di proprietà privata, da anni sono attesi interventi che non sono arrivati. C’è da mettere assieme pensieri diversi e poggiarsi su solidi basi normative per non incappare in abusi.

La miglior cosa sarebbe intervenire sulla struttura, magari abbatterla e ricostruire un edificio ex novo con funzioni sempre di pubblico intrattenimento. La presa di posizione del Comune sui lavori per l’immediato fa sperare che l’ente sciclitano non rimarrà con le mani in mano. Intanto ha emanato un’ordinanza sindacale con la quale i proprietari potranno intervenire. In questi giorni, il termine ultimo dato con il provvedimento del primo cittadino era di 15 giorni a partire dai primi di questo mese di luglio, camion e gru stanno lavorando per rimuovere la vecchia recinzione ed installarne una nuova al fine di rendere guardabili i luoghi. La società, proprietaria della struttura, auspicava un intervento del Comune per poter intervenire e velocizzare i tempi di sistemazione della recinzione. Auspicava anche una strategia comune per raggiungere obiettivi forti in tema di turismo in una delle aree costiere più affascinanti della costa iblea e dell’isola di Sicilia.

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