Ex manager Lukoil muore avvelenato

Una misteriosa morte ha colpito l’ex manager della Lukoil, il miliardario Alexander Subbotin, che sarebbe morto dopo essersi sottoposto ad un trattamento con veleno di rospo, durante una seduta con uno sciamano a Mytiszcze.

Lo riporta il sito polacco Onet, citando una notizia del Moscow Times. Subbotin sarebbe morto lo scorso weekend sottoponendosi, con la moglie, ad un trattamento – cui faceva regolarmente ricorso – che prevedeva delle ferite, provocate da tagli, in cui iniettare veleno di rospo per rafforzare il sistema immunitario.

Dopo che si era sentito male lo sciamano e la moglie non hanno voluto chiamare i soccorsi – riportano i media – decidendo di ricorrere ad un sedativo a base di erbe naturali.

Quella di Subbotin è solo l’ultima morte misteriosa. Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, infatti, diversi oligarchi russi sono morti in strane circostanze. Alla fine di febbraio, vicino a San Pietroburgo, nel villaggio d’élite di Leninskoye, il 61enne Alexander Tyulyakov, vicedirettore generale del Gazprom Unified Settlement Center per la sicurezza aziendale, è stato trovato morto.

Il 18 aprile, l’ex vicepresidente 51enne della Gazprombank Vladislav Avaev, la moglie Elena di 47 anni e la figlia Maria di 13 anni sono stati trovati uccisi in un appartamento di Mosca. Secondo la versione preliminare della polizia, Avaev ha sparato a sua moglie e sua figlia e poi si è ucciso. Il 21 aprile, sono emerse informazioni secondo cui nella località turistica spagnola di Lloret de Mar, l’ex top manager della Novatek Sergey Protosenya, così come sua moglie e sua figlia, sono stati trovati morti.

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