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Esposto di Codacons sul 5G inviato alle procure siciliane, anche a Ragusa
20 Lug 2019 14:40
Con un esposto inviato alla Procure della Repubblica di Catania, Palermo, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, Trapani, Enna, Messina e Agrigento il Codacons ha chiesto alla magistratura di aprire approfondite indagini sul 5G, anche a seguito della decisione di alcuni paesi di limitare la diffusione della nuova tecnologia.
Il fenomeno dell’inquinamento elettromagnetico, sempre più diffuso nelle città, desta una crescente preoccupazione per i rischi che possono derivare alla salute umana e alla salubrità dell’ambiente – spiega il Codacons – L’impossibilità, ad oggi, di valutare le emissioni delle antenne che utilizzano la tecnologia 5G, vista la mancanza di informazioni tecniche e in assenza delle garanzie necessarie circa il rispetto degli standard sulle emissioni, impone di avviare approfondite indagini a tutela della salute dei cittadini.
A riprova della assoluta mancanza di evidenze tecnico-scientifiche che garantirebbero la sicurezza della nuova tecnologia 5G, si evidenzia come il ministro dell’Ambiente della regione di Bruxelles abbia bloccato la tecnologia 5G; decisioni analoghe sono state adottate anche da alcune città degli Stati Uniti.
Quindi è necessario assumere un atteggiamento responsabile, che induca all’applicazione del principio di precauzione, attraverso la fissazione a livello legislativo di norme di sicurezza e di limiti di esposizione per tutelare la salute e l’ambiente – afferma ancora il Codacons.
Per tali motivi il Codacons ha chiesto alle Procure siciliane “di predisporre tutti i controlli necessari per lo svolgimento di rigorose verifiche volte ad accertare se il sistema 5G possa rappresentare un serio rischio per la salute umana e ambientale”, aprendo indagini sul territorio per “pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica, oltre alla possibilità di configurarsi di fattispecie quali violazione dell’art. 32 della Costituzione e concorso nei suddetti reati, danno ambientale, art. 328 c.p. e ogni fattispecie criminosa che venisse individuata dalla s.v.”
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