Emergenza rifiuti in provincia di Ragusa. Il sindaco di Comiso: “Noi non ci stiamo più”

Da un paio di settimane in quasi tutti i comuni della provincia di Ragusa è tangibile il problema della raccolta dei rifiuti. Un problema alla discarica di Cava dei Modicani, la chiusura dell’impianto di Lentini. E tutto va in tilt. Ma è una questione che, in realtà, con cadenza periodica, si ripresenta spesso. Il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, non ci sta: è tempo, secondo quanto dichiarato, di risolvere il problema in modo definitivo e non di arginarlo solo parzialmente e per brevi periodi. D’altra parte, è sotto gli occhi di tutti la questione: la differenziata va abbastanza bene nei comuni eppure le nostre città sono piene di rifiuti.

 

“ Se non bastasse l’emergenza covid, siamo anche in emergenza rifiuti – dichiara il sindaco di Comiso-. E’ un problema che purtroppo i comuni, da soli, non possono risolvere. Le discariche in Sicilia sono sature e non da ora, ma la cosa che più preoccupa è che questo problema affonda le radici in decenni di conferimenti selvaggi e di scarso interesse per la differenziata. La provincia di Ragusa, senza tema di smentita, è tra quelle più virtuose, come Comiso del resto, che da quando è iniziata la raccolta porta a porta, si è attestata intorno al 70% di rifiuti differenziati. Ma tutto questo non basta – continua il primo cittadino -.

Gli appelli al buon senso dei cittadini, l’invito ad avere pazienza se ci sono momentanei disagi, hanno vita breve ed io sono accanto a i miei concittadini che hanno dimostrato, in questa settimana, grande senso civico. Mi chiedo però, quanto tempo ancora dovremo andare incontro a queste emergenze, quanto tempo ancora dovremo sperare nel senso civico. La Sicilia ha bisogno di risposte, di soluzioni a breve distanza che partono dal governo romano. Non è più giustificabile questa reiterata disattenzione per una regione che, ad oggi, registra quasi 5 milioni di abitanti. Non è più giustificabile che una regione dove si registrano percentuali alte di prodotto differenziato, non abbia più la capienza per smaltire i rifiuti.

Ho un obbiettivo, assieme alla mia giunta e all’assessore all’ambiente – ancora il sindaco di Comiso -. Portare il problema nel cuore del governo romano, convinta che ci sia un’apertura per le problematiche legate all’ambiente ed ai rifiuti, anche perché il comune di Comiso ha avuto nelle proprie mani un progetto avveniristico di un impianto che possa non solo trattare , ma soprattutto trasformare e valorizzare i rifiuti con impatti ambientali equiparabili allo zero. Se questo tipo di impianti è possibile realizzarli in molte zone d’Europa e del nord Italia, non si comprende perché la Sicilia debba essere sempre trattata come un paese da terzo mondo.

Noi non ci stiamo più. Siamo certi che il governo regionale nelle persone del Presidente Musumeci e dell’assessore all’ambiente, Daniela Baglieri, saranno del nostro stesso avviso. Non è più tempo di arginare in modo temporaneo questo problema, ma è tempo di avere vedute più ampie e lungimiranti, e sono sicura che la città è con me”.

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