Ecco la bomba fatta brillare ieri: solo nel 2021, in Sicilia, ritrovati 246 residuati della guerra

E’ un bomba d’areo di 250 libbre (corrispondenti a circa 113 kg), risalente all’ultimo conflitto mondiale. E’ questa l’arma che è stata fatta brillare ieri pomeriggio in contrada Cifali, fra Chiaramonte e Comiso, dagli artificieri dell’esercito, su richiesta della Prefettura di Ragusa.


Le operazioni coordinate dalla prefettura in sinergia con l’Esercito, hanno previsto l’evacuazione della popolazione civile in un raggio di 350 metri dalla camera di espansione costruita dai militari, per portare a termine le operazioni di messa in sicurezza del manufatto bellico, disponendo anche la chiusura temporanea dell’aeroporto “Pio La Torre” di Comiso.


Gli specialisti Eod (Explosive ordnance disposal) del 4° Reggimento Genio della Brigata “Aosta” hanno provveduto, a causa del cattivo stato di conservazione dell’ordigno, alla neutralizzazione sul posto ed al successivo trasporto in cava per la distruzione finale. Per agire secondo gli standard di sicurezza previsti, hanno applicato le procedure per la riduzione delle condizioni di rischio operando da remoto con sistemi robotizzati.


Dall’inizio del 2021 i guastatori del 4° Reggimento Genio di Palermo, comandati dal Colonnello Mario Rea, hanno già effettuato, su tutto il territorio siciliano 57 interventi per bonificare 246 ordigni bellici di diversa natura e tipologia.

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