E’ STATO L’ON.LE AMMATUNA A CACCIARE GLI AMERICANI

 

“Se la lingua batte dove il dente fa male – dice il sindaco Giuseppe Sulsenti – non ci sarebbe neanche bisogno di replicare all’ennesimo inutile tentativo dell’on. Roberto Ammatuna di mistificare la realtà-porto e la vicenda Cooper Smith. Tuttavia, onde evitare qualsiasi forma di inquinamento della verità storica, ritengo mio diritto-dovere fare alcune dovute precisazioni. Inutile arrampicarsi sugli specchi quando tutti sanno che è lui il responsabile della “cacciata” degli americani. Sarebbe più serio da parte sua ammettere di avere sbagliato. Quando il sottosegretario ai Trasporti del tempo Mario Occhipinti di Scicli, suo compagno di cordata, gli prospettò il progetto della multinazionale americana, l’on. Ammatuna, allora sindaco, non solo accettò immediatamente la proposta del compagno di partito, ma si diede da fare perché la Cooper Smith, con il suo presidente, partecipasse a Pozzallo ad un incontro istituzionale organizzato nell’aula magna del Comune.

A parte la coreografia e l’accoglienza organizzata per “il grande evento”, si disse in quella occasione che l’investimento della Cooper Smith avrebbe determinato un rilancio del porto e della sua produttività con ricadute occupazionali importanti. Si parlò esplicitamente di 300 posti di lavoro e fu pure solennemente dichiarato che nessuna delle ditte che già operavano al porto avrebbe smesso la sua attività, anzi, si ribadì che, con l’intervento progettato dalla Cooper Smith, tutte le aziende impegnate avrebbero ricevuto benefici in termini di commesse di lavoro. Alla fine tutto finì in una bolla di sapone per interessi personali. Ammatuna prima dice di non sapere cosa sia successo dopo l’incontro al Comune con i vertici della multinazionale americana, poi cambia idea e “racconta” la sua verità: “Gli americani sono stati cacciati dalla Regione Siciliana che era ed è la “proprietaria” del porto. Io non c’entro nulla!” Quindi, come è solito fare quando non ha argomenti seri da proporre, lancia accuse agli altri; in questo caso all’assessore al Territorio ed all’Ambiente del tempo Bartolo Pellegrino. Tutti colpevoli, lui sempre innocente…Stessa storia quando perse clamorosamente il finanziamento Cipe di 15 milioni di euro. Tutti colpevoli, compresi i deputati regionali del tempo, suoi compagni di cordata, Zago e Gurrieri. Lui innocente! Ricordate?

Suo e soltanto suo il merito per le cose fatte: l’istituzione della Capitaneria di porto, l’ampliamento dei locali, il finanziamento dei 41 milioni di euro, la stazione passeggeri. Per l’istituzione della Capitaneria di porto, dunque, non c’entra nulla il sottosegretario ai Trasporti del tempo sen. Mario Occhipinti. Ed anche l’ampliamento dei locali che ospitano la Capitaneria è merito di Ammatuna e non dei dirigenti del Consorzio Asi del tempo che decisero opportunamente di utilizzare in questo modo le economie realizzate sui finanziamenti. Il recente finanziamento Cipe di 41 milioni di euro? Lui, è stato lui ad ottenerlo!!! Il sindaco di Pozzallo che si era impegnato in questo senso sin dal suo insediamento e che è l’unico primo cittadino  MpA della provincia, e cioè la massima espressione istituzionale del Movimento per l’Autonomia di cui è presidente il Governatore della Regione Raffaele Lombardo, non c’entra nulla! La stazione passeggeri? La Provincia Regionale che ha presentato e seguito il progetto non ha alcun merito. Il Comune di Pozzallo stazione appaltante per i lavori da eseguire al porto? Indovinate di chi è il merito? Manco a dirsi. Il merito è soltanto di Ammatuna. Capita l’antifona? I meriti sono sempre suoi.

I demeriti, le colpe, gli errori, degli altri, di tutti gli altri, compresi i compagni di partito! Ammatuna ha detto di no agli americani quando ha capito che il loro arrivo al porto di Pozzallo non era gradito alle ditte che vi lavoravano. Ha privilegiato il personale interesse elettoralistico, come ha scritto Tony Zermo, visto che si sarebbe presentato candidato alla Regione, che quello dei posti di lavoro che la Cooper Smith avrebbe creato in città per almeno trecento padri di famiglia. Questi i fatti. Inutile negarlo. E’ puerile addossare la colpa della “cacciata” degli americani alla Regione. Anche perché appare alquanto strano che quella volta il Comune non avesse voce in capitolo, salvo poi ad avere le carte in regola quando si è trattato di contrastare, ricorrendo al Tar, la nomina di commissario straordinario al porto di Pozzallo del dott. Giovanni Cosentini, oggi vice sindaco di Ragusa. Questi i fatti aldilà di ogni mistificazione politica. La verità di Ammatuna è solo una favola e neanche bella. Anzi, triste”.

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