DUE CECCHINI “CASALINGHI” DENUNCIATI. UN PREGIUDICATO TORNA IN CARCERE

Padre e figlio, 60 anni il primo, 32 il secondo, dal balcone di casa si allenavano al tiro a segno con una carabina ad aria compressa ma non passano inosservati ed un anonimo telefona al 113.

Interviene la volante del commissariato di Vittoria. L’attenzione dei poliziotti viene attirata da un signore, agitato, che lamenta la perdita di acqua dal recipiente di 5 ettolitri che tiene sul terrazzo e che attentamente esaminato presenta un piccolo foro compatibile con quello provocato dai proiettili utilizzati dalle carabine. 

Dalla informazioni ricevute con la telefonata e dal danno accertato, gli agenti ritengono si tratti di spari effettuati con carabine ad aria compressa calibro 4,5 e svolgono con i colleghi dell’ufficio di polizia amministrativa accertamenti sui detentori di armi di quel tipo residenti nelle abitazioni dalle quali risulta plausibile sia avvenuto il tiro.

Così individuano un’abitazione dove risiede un uomo legalmente detentore di alcuni fucili ed una pistola. C’è pure una carabina ad aria compressa calibro 4,5. Il proprietario dice che effettivamente, poco prima, sul terrazzo, dove sicuramente era stato visto, si era esercitato al tiro a segno “in sicurezza”, verso una parete di pertinenza dell’abitazione stessa. Altre persone vengono sentite dai poliziotti ed il quadro che ne ricostruiscono porta a ritenere che i due uomini siano stati responsabili dei pericolosi spari. 

Entrambi vengono denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria.

Un pregiudicato di 31 anni, già agli arresti domiciliari per i reati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato arrestato dai poliziotti del commissariato. 

Una settimana fa, durante un controllo avvenuto alle ore 3.30 della notte non era stato trovato in casa. La sezione feriale della Corte di Appello di Catania ha così deciso di aggravare la misura cautelare degli arresti domiciliari e ha disposto la custodia cautelare in carcere. 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it