DOVE TUTTO DIVENTA POSSIBILE.

 L’appoggio del PDL di Pozzallo al candidato sindaco del PD, on. Roberto Ammatuna, non ci sorprende e non ci meraviglia.
La spinta a destra dentro il PD è forte ed organizzata e a Pozzallo ha trovato terreno fertile grazie al profilo politico dell’on. Ammatuna.
L’accordo non è stato siglato dai coordinativi cittadini, che evidentemente non contano nulla, ma dai maggiorenti, Ammatuna per il PD e Leontini e Nino Minardo per il PDL.
Le conseguenze politiche di tale operazione sono evidenti e il modello Pozzallo ha trovato il convinto sostegno del PD di Vittoria e del sindaco Nicosia, che si regge su una indefinibile alleanza PD, TRANSUMANTI, UDC e SEL (il cui status a sinistra è quello di abusivi e con i quali non è possibile fare accordi politici).
Ma anche la risposta di SEL di Pozzallo è stata debole e contraddittoria.
Non basta prendere le distanze dal PD. Non riuscire a trovare un candidato a sindaco credibile e di sinistra, ma mettersi sul mercato e candidare a sindaco Luigi Ammatuna, candidato nel 2006 del centro-destra, è dichiararsi sconfitti in partenza e subalterni al PD. Non lo si sconfigge rincorrendolo a destra.
In tal modo il modello Pozzallo si rafforza e rischia di espandersi (Vittoria insegna) e nessuno potrà impedire a Roberto Ammatuna di essere incoronato re di Pozzallo, senza ricorrere al ballottaggio. 
Sel si troverebbe nell’imbarazzo di un accordo organico con PD e PDL senza poter incidere in alcun modo. Il rinnovamento della politica si pratica, non si predica; non serve fare appello a Vendola, come fosse “l’uomo della provvidenza”.
È superato mediaticamente da ben altri demagoghi ed è in caduta libera.

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