Dopo vent’anni, la mappatura della rete idrica del centro storico di Scicli

Un punto fermo, sullo stato della rete idrica comunale nel centro storico, finalmente è stato messo. Essa è vecchia, datata nel tempo, necessita di tutti quegli interventi che non sono mai venuti con seri investimenti o con opportune ricerche di finanziamenti. Per decenni è stato come vivere alla giornata, con la speranza che non si sarebbe sentito il botto.

Ed il botto invece s’è sentito, eccome, dopo poche ore dall’alluvione del 9 e 10 febbraio scorsi. Da questa calamità si è capito che troppi ritardi, forti indifferenze e mancate attenzioni, tecniche in particolare, hanno fatto male nella gestione dei servizi primari al cittadino. Uno fra tutti quello dell’erogazione idrica nel centro storico, vecchio non solo per un piano regolatore che ha guardato più all’espansione verso la periferia che alla rinascita dell’anima di una città, proprio il centro storico ma vecchio nei suoi servizi primari. Come se nulla dovesse accadere. L’Amministrazione Marino è incappata invece in quello che non doveva accadere. Le condutture vecchie e fatiscenti, a causa della troppa quantità di acqua riversatasi sul territorio (circa 500 mm in 48 ore), sono diventate un colabrodo con perdite di acqua ad ogni angolo del centro città. Una sofferenza per i cittadini che hanno patito per giorni e giorni l’assenza di erogazione ed un rompicapo per gli amministratori ed i tecnici che hanno lavorato giorno e notte, anche con geo-sonde per ripristinare il servizio. Alla fine ci sono riusciti, con interventi ancora da completare ma comunque non fortemente invasivi. L’acqua arriva anche nei piani alti ricorrendo ad accorgimenti legati alla pressione di erogazione.

Il cittadino ringrazia. Le sue 53.249 chiamate e sms al telefono dell’assessore alle manutenzioni nel momento della crisi.

“Abbiamo avuto a Scicli, utilizzo il passato che sarà anche grammaticamente prossimo ma di buon auspicio, forse una delle crisi idriche più gravi e pesanti degli ultimi 20 anni. Una emergenza che, stando ai flussi normali dell’acqua verso il centro storico, sembrerebbe risolta – afferma Peppe Scarpata, fortemente attento negli anni alla vita della città – il rifornimento delle utenze disagiate con autobotti, fino ai piani alti, occorre anche evidenziarlo, mai era stato implementato prima d’oggi. Eppure il centro storico di Scicli problemi con l’erogazione dell’acqua ne ha sempre avuti. Ciclicamente.

Mai, sottolineiamolo, però è stato dato sollievo ai cittadini residenti con un backup del genere. Bravi e complimenti. Adesso a quella mappa di vie, stradine, piazze e vicoli dobbiamo aggiungere un P&I, una localizzazione in diagramma e completa della rete idrica. Nulla dev’essere lasciato al caso. E sono sicuro che anche questo lavoro verrà portato a termine. Lasciatemi ringraziare l’assessore Enzo Giannone per il lavoro che ha svolto in questi giorni e in altrettante notti, senza risparmiarsi, lo posso testimoniare, e per aver sempre risposto, senza mai perdere la pazienza, alle 53.249 chiamate (la stima è in difetto perché non contabilizzo gli sms) che gli avrò fatto, data la contingenza”.

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