DOPO DUE MESI “LA PORCATA” VA AL CONSIGLIO COMUNALE

Dopo i trionfalismi, retorici ed inutili (affioranti dal recente manifesto: “15 Settembre 2010 – AEROPORTO: finalmente un futuro certo”), Alfano scopre, su probabile indicazione di qualcuno, che non tutto è in regola e tenta in extremis di mettere una pezza. Mancando una seria riflessione sulle procedure intraprese e un raffronto con la recente legge sul federalismo (e relativi decreti attuativi) che attribuisce, a titolo non oneroso, a comuni, province, etc. parti del demanio dello Stato, il Sindaco di Comiso chiede, a cose fatte, che il Consiglio Comunale approvi i contenuti e ratifichi il protocollo d’intesa relativo al trasferimento del sedime aeroportuale; protocollo che il Presidente della Regione, Lombardo, ha definito “l’ennesima porcata”, anche se dopo ha opposto pure Lui la firma.

Nei sette mesi in cui ha tenuto banco la storia di questo misterioso protocollo, una sorta di feticcio, nessuno si è mai preoccupato di spiegarne concretamente il contenuto: l’area in cui sorge l’aeroporto passa dal demanio statale a quello regionale; la Regione concede in uso al Comune l’area per un tempo non superiore alla durata della concessione gestionale (20 anni ?) per attivare la funzione aeroportuale; il Comune di Comiso deve farsi carico degli oneri per l’allocazione delle funzioni (non ben identificate) ancora espletate dal Ministero della Difesa, ivi compresi quelli relativi alle forniture di energia elettrica ed acqua.  Il sindaco Alfano, come tutti sanno, ha già firmato il documento. A due mesi dalla firma ne chiede, con fulminea mossa, la ratifica al Consiglio. E dire che l’Organo rappresentativo ha recentemente affrontato, discutendo l’ennesima mozione dello scrivente, l’argomento: difesa dell’aeroporto e sua attivazione. Nella stessa seduta il Consiglio ha deliberato all’unanimità: 1) che il Comune di Comiso si faccia discreto promotore di collaborazioni funzionali all’avvio della struttura aeroportuale; 2) che una corretta e costante informazione sostenga ogni azione amministrativa che va preventivamente concordata.

Il Sindaco, che frequentemente è assente nelle riunioni di Consiglio, ha preso visione dei verbali? Ha preso atto di quanto deliberato? Con tempestiva decisione il Consiglio Comunale è stato tassativamente convocato per il 27 ottobre 2010 (senza possibilità di scelte alternative). Oltre alla ratifica del protocollo d’intesa, è chiamato ad annullare in autotutela la delibera n. 69 del 7-8 2004 con la quale il Comune di Comiso acquisiva unilateralmente la proprietà del suolo su cui sorge l’aeroporto. Come è noto da tempo, su detta delibera e sugli atti conseguenti pende un ricorso dell’Agenzia del demanio che, a quanto sembra, ha buone probabilità di essere accolto. Era così difficile capire per tempo che per “smontare” il ricorso bastava annullare l’atto su cui era incardinato? E dire che il protocollo d’intesa, nelle diverse edizioni redatte a partire dal marzo scorso, indica: “ il Comune di Comiso …s’impegna a porre in essere tutti gli atti previsti dalla legge necessari all’annullamento dell’atto di trasferimento rep. n. 27079 del 27 settembre 2004”.

Il Sindaco intanto presiede So.A.Co, mentre il decreto attuativo della legge n. 133 del 6 agosto 2008 prescrive: “non possono essere nominati amministratori di società partecipate da Enti Locali coloro che nei tre anni precedenti hanno ricoperto la carica di amministratore negli Enti Locali che detengono quote di partecipazione al capitale della stessa società”. È questa la rappresentazione plastica di una realtà amministrativa che, priva di regìa, per un verso, arranca, ahi noi anche su problemi che segnano il futuro della nostra Comunità, per l’altro, consente di curare qualche interesse privato. (l.i.)

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it