Domenica 18 settembre la convention elettorale di Ignazio Abbate


Una grande festa tra tutti gli amici sostenitori della campagna elettorale di Ignazio Abbate. E’ quella che si terrà domenica 18 settembre presso Il Giardino della Contea a Modica a partire dalle 11:00. Un’occasione per tirare le somme di questa breve ma intensa campagna elettorale che vede l’ex Sindaco di Modica in corsa per uno dei quattro posti all’Ars riservati alla provincia di Ragusa. “Come già successo in occasione delle ultime due campagne elettorali – commenta Ignazio Abbate – insieme ai miei collaboratori abbiamo voluto organizzare un momento di confronto tra tutti coloro che ci sono stati vicini, che sposano le nostre idee e che vorranno aiutarci fino alla fine. L’invito è chiaramente esteso a quanti vorranno partecipare per capire ancora meglio il nostro programma ad una settimana esatta dal voto. Sono giorni di fondamentale importanza nei quali dobbiamo raccogliere tutte le energie e fare l’ultimo sforzo. E’ tempo che la provincia di Ragusa torni a contare veramente nel panorama regionale come non succede ormai da troppi anni”.

Intanto nei giorni scorsi Abbate si è focalizzato su alcuni temi del suo programma. Per la scuola ecco il suo pensiero: "A pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, vecchi problemi tornano ad assillare studenti e famiglie. Trasporti, caro libri, cattedre vacanti, incertezze e dubbi vari. Tanti punti interrogativi, poche, pochissime le certezze. Per questo appare necessaria una profonda ristrutturazione dell’intero sistema scuola. Il primo obiettivo deve essere la lotta alla povertà educativa e alla dispersione scolastica. A tal proposito, è fondamentale garantire pari opportunità di educazione ai bambini e alle bambine per il superamento delle disuguaglianze potenziando i servizi che consentono la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei genitori con quelli dei figli. La formazione professionale deve riprendere il suo ruolo centrale come strumento di ingresso al mercato del lavoro, integrata con le politiche sociali e le politiche attive del lavoro. 


Si deve concretizzare una formazione professionale mirata a rispondere ai fabbisogni dei settori produttivi e del settore terziario, in quanto un percorso di crescita e competitività del territorio non può prescindere da un produttivo legame tra scuola e lavoro. In tal senso va letta l’offerta formativa terziaria realizzata dagli ITS – Istituti Tecnici Superiori – operanti nel territorio locale, con i percorsi di riqualificazione per aggiornare e potenziare le competenze già acquisite o con i percorsi di acquisizione di nuove competenze per un lavoro completamente diverso o ancora con i percorsi rivolti anche a lavoratori in cassa integrazione e a lavoratori disoccupati che fruiscono della relativa indennità. Occorre, infine, promuovere l’apprendistato, diffondendone le potenzialità, rafforzandone la funzione di orientamento e ampliandone l’offerta formativa per renderlo più appetibile, in particolare ai giovani che non hanno né cercano un impiego e non frequentano una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale e agli adulti disoccupati.Da qui, la necessaria ed imprescindibile riforma del sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale".

Abbate si è occupato anche di lavoro. Questo il suo pensiero: "I lavoratori e le lavoratrici rappresentano il capitale umano di ogni comunità ed hanno diritto a trovare opportunità di lavoro rispettoso della dignità personale. Commercianti, imprenditori, start-up e giovani, devono trovare nella comunità un terreno fertile per la realizzazione dei propri progetti e nelle istituzioni piena vicinanza. Tra gli obiettivi che ci siamo fissati possiamo annoverare la nascita di progetti imprenditoriali e la crescita di occupazione attraverso progetti culturali e turistici nel territorio. Il potenziamento sia  strutturale che umano dei Centri per l’impiego e gli attori del mercato del lavoro (agenzie per il lavoro) realizzando dei punti di orientamento attraverso le Agenzie per il Lavoro accreditate. 


Un aspetto cruciale della politica del lavoro riguarda i lavoratori precari che prestano servizio presso la PA ed enti pubblici di varia natura. In particolare, per le diverse categorie di precari (dipendenti del consorzio di bonifica, personale ex dipartimento Foreste, ASU e altre forme di precariato) si proporranno interventi specifici per snellire le procedure di stabilizzazione, mediante l’introduzione di una graduatoria per tutti i lavoratori dei consorzi di bonifica e personale ex dipartimento Foreste, attualmente rientranti nella fascia dei “151sti”, da collocare, nell’arco della legislatura, a tempo indeterminato secondo criteri stabiliti e collocare tutto il personale attualmente inserito nelle fasce dei “101sti” e dei “78sti” nella fascia dei “151sti”. L’introduzione del TURN-OVER per tutti i lavoratori dei consorzi di bonifica e del personale ex dipartimento Foreste per consentire l’inserimento di nuove unità lavorative in rapporto al 50 per cento dei lavoratori che vanno in quiescenza. Il recepimento delle norme nazionali vigenti in materia per le modalità di assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori ASU, tenuto conto che la legge già approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana è stata impugnata dal Governo centrale. La regolamentazione della mobilità del personale dagli enti regionali verso gli enti locali (Comuni), al fine di sopperire alle carenze di personale nell’organico di questi ultimi".


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