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DEPURATORE DI MODICA: TENSIONI TRA IL SINDACO E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, INTERVIENE IL SEGRETARIO CITTADINO DELL’UDC
06 Ago 2015 08:19
“Siamo ora noi a dire adesso basta. E lo faremo interessando direttamente il Prefetto di Ragusa e l’Assessorato regionale agli Enti locali”.
Ad affermarlo il Segretario cittadino dell’Udc di Modica, Papè Rizzone, il quale prende atto “dell’ennesima e reiterata intimidazione politica attuata dal Sindaco e dalla sua maggioranza nei confronti del Presidente del Consiglio comunale Roberto Garaffa, anche stavolta “reo” di avere fatto propria, nel suo ruolo istituzionale e come era doveroso che facesse, una problematica, che interessa la città e preoccupa i cittadini e i comuni limitrofi, quale quella del depuratore di contrada Fiumara”.
“Problematica” – continua Rizzone – “che è stata denunciata e messa in evidenza da parte di consiglieri comunali, forze sindacali, forze politiche, comitati cittadini e persino con interrogazioni parlamentari a Roma e a Palermo, e non ultimo in occasione di un Consiglio comunale aperto appositamente convocato”.
“Se il Presidente del Consiglio” – aggiunge il Segretario Cittadino dell’Udc – “ha fatto bene, anzi benissimo, a lanciare l’allarme sulla compromissione della credibilità del Sindaco, della sua maggioranza e quindi delle istituzioni, nei confronti della città, ha fatto male, anzi malissimo, il Sindaco e la sua maggioranza negando l’evidenza e cioè la fonte di inquinamento dovuta al depuratore. È un fatto grave, anzi gravissimo, per le possibili conseguenze sulla salute dei cittadini e sull’ambiente circostante come testimonia il sequestro attuato dalla Autorità giudiziaria. Riguardo poi le accuse del Sindaco al Presidente del Consiglio, vale a dire d’aver ricevuto i voti dei Consiglieri di maggioranza per essere eletto salvo poi tradirli un minuto dopo, il Primo Cittadino dovrebbe avere il pudore e la decenza di tacere, visto che in fatto di tradimento politico verso l’Udc, che ha contribuito alla sua elezione, ha dato ampia dimostrazione”.
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