DATI ALLE FIAMME DUE AUTOMEZZI DELLA GEO-AMBIENTE

Alle fiamme, ieri notte, camion e furgone della Geo-Ambiente. I due automezzi erano parcheggiati nello spazio antistante il magazzino deposito della ditta che gestisce in città il servizio raccolta rifiuti. Tutto lascia pensare ad un atto delinquenziale. Consumato da una o più persone. Gli inquirenti sono chiamati a fare luce su alcuni aspetti inquietanti. Che riguardano il presente. Ma anche il passato. Recente e remoto. Il servizio di raccolta rifiuti, da sempre, e non solo per Pozzallo, presenta notevoli difficoltà operative e gestionali. Sin dal bando di gara. Che si conclude, quasi sempre, con il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale da parte della seconda classificata. E con affidamenti che si rinnovano in stato di necessità. Altro aspetto delicato riguarda i posti di lavoro. Fissi e stagionali. I lavoratori assunti a tempo indeterminato, vinca una ditta o un’altra, hanno diritto alla continuità. Gli altri no. Si tratta, comunque, di posti di lavoro. Occasione “preziosa” in momenti di grave crisi economica ed occupazionale. Ma anche ad alto rischio. Per ovvi motivi. Siamo, ovviamente, nel campo delle ipotesi. Che saranno gli inquirenti a valutare nel corso delle indagini prontamente avviate sotto le direttive della Procura della Repubblica di Modica. Il servizio di raccolta rifiuti, aldilà del colore politico delle amministrazioni che si sono succedute, si porta dietro atavici problemi di natura gestionale. Che spesso travalicano le clausole contrattuali. Rendendo tutto maledettamente complicato. Drammatico il problema del ritardo nei pagamenti. Che rappresenta la punta dell’iceberg di una situazione ad alto indice di precarietà.  Quando il lavoro non viene pagato regolarmente, va da se che diritti e doveri vengano inevitabilmente messi in forse. I lavoratori ecologici di Pozzallo sono creditori nei confronti della Geo-Ambiente di due mensilità e della quattordicesima. La ditta scarica colpe e responsabilità sul Comune. Che, da parte sua, accampa la stucchevole giustificazione del taglio dei trasferimenti nazionali e regionali. I sindacati protestano. I lavoratori pure. Il Comune appare sempre più disarmato. I cittadini pagano e si lamentano. La Serit, in caso di mancato pagamento dei tributi dovuti, procede come un treno diretto. I parlamentari regionali, annunci a parte, stanno a guardare. Nessuna certezza sul domani. Nessuna prospettiva. “In una situazione di questo tipo – dicono alcuni anziani della Società Operaia “V. Romeo” – anche il piccolo delinquente si sente autorizzato ad alzare la cresta. Per lanciare un avvertimento, per vendetta, per calcolo”. “Nell’ipotesi che l’evento incendiario – dichiara l’on. Roberto Ammatuna – abbia origini dolose, credo sia necessaria un’attenta operazione di intelligence da parte delle forze dell’ordine per fare chiarezza sull’accaduto”. Il sindaco Luigi Ammatuna parla di atto gravissimo. “L’Amministrazione comunale – aggiunge – contrasterà con grande determinazione una eventuale escalation di natura criminale, con la certezza che le forze dell’ordine al più presto sapranno fare piena luce sul grave episodio”.

 

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