DAGLI INSULTI SI PASSI AI FATTI

“Bugie” e “menzogne” sono le parole che più spiccano, in negativo, nel dibattito politico della nostra città negli ultimi giorni. Sia nei comunicati stampa sia negli interventi che ascoltiamo durante le sedute del Consiglio Comunale, queste accuse reciproche fra amministrazione e opposisizioni creano un clima di scontro aspro, il che può essere comprensibile, e di totale incomunicabilità, il che è dannoso ed anche poco democratico. Se le idee lasciano il posto agli insulti, se le versioni dei fatti sono antitetiche e inconciliabili, i cittadini non possono non sentirsi sempre più distanti dalla politica e disorientati.

Poichè non credo che la soluzione consista, come molti tendono a fare, nel ritenere vero ciò che dice l’esponente della propria parte politica, e falso ciò che afferma la controparte, non resta che chiedere all’Amministrazione, che NON può fare polemica e protesta, come l’opposizione, ma DEVE governare, che, invece di un comunicato stampa fatto di “parole”, si pubblichino stralci degli atti amministrativi che dimostrino cosa effettivamente si è portato a compimento. Non basta che sul sito del Comune chi ha passione politica e competenza di decifrare il linguaggio burocratico possa operare ricerche. Anche il largo pubblico che si informa sui giornali locali a questo punto è giusto che si confronti con fatti oggettivi, o toglierà la propia stima e la residua fiducia, se ancora ne nutre, in chi riveste cariche pubbliche.

Se l’iter sui cantieri di servizio è stato effettivamente espletato, come sostiene l’Assessore Brafa, indichi, nella sua risposta alle critiche dell’opposizione, in quale delibera di giunta o determina dirigenziale possiamo verificare che questo corrisponde al vero. Dia la parola in Consiglio ai dirigenti del settore che illustrino i passaggi già effettuati. Si vedono poco i dirigenti in Consiglio. E i consiglieri di maggioranza non si limitino a ripetere che il Sindaco ha vinto le elezioni come unico argomento a sostegno del suo operato. Questo è un sostegno “cieco”, perchè non supportato da informazioni precise e verificabili del suo operato amministrativo.

Per rispondere agli indigenti in protesta, al posto di promesse, si rendano noti a mezzo stampa gli atti che hanno affronato e avviato a soluzione il problema. Lo stesso vale per i mancati servizi per il turismo, lamentati nello scorso Consiglio Comunale. Non può un assessore rispondere, come se fosse un esponente dell’opposizione, solo criticando chi lo critica. Deve, piuttosto, parlare, dati alla mano, di cosa è già stato fatto e di cosa è in itinere per migliorare questo aspetto. Sentire l’assessore Martorana che si difende dalle accuse dichiarando che a Ibla dal 2002, cioè dal riconoscimento UNESCO, non ricorda una sola cosa realizzata, non è una risposta che si possa accettare. Qualsiasi ragusano o forestiero che semplicemente faccia una passeggiata a Ibla capisce quanto fuori da ogni oggettività sia l’affermazione di Martorana. Dopo dieci mesi dall’insediamento dell’amministrazione Piccitto, le polemiche da campagna elettorale non bastano più.

I consiglieri di opposizione evitino di far scadere il dibattito a piccoli fatti o episodi, come spesso capita di sentire, ma affrontino i temi nei loro aspetti importanti: più che disquisire sui bagni pubblici, aperti o chiusi, suscitino una discussione sul progetto complessivo per il turismo. Fra il ruolo dell’amministrazione, cui spetta l’iniziativa delle proposte, e le critiche costruttive e migliorative dell’opposizione, si cerchi un modo per portare risultati positivi a una città che, malgrado il livello non altissimo dell’attuale dibattito, piace tanto ai turisti, che sempre più numerosi arrivano a Ragusa e che saranno contenti di trovare accoglienza e servizi di primo livello.

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