CRESCE IL FENOMENO DELLA QUESTUA IN STRADA A RAGUSA

“Dietro mia segnalazione, il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, che ringrazio per il suo tempestivo intervento, ha scritto una lettera al questore facendo riferimento all’attività della questua per strada che assume contorni sempre più preoccupanti nella nostra città”. A darne notizia è il consigliere comunale Emanuele Distefano il quale sottolinea come, attorno al suddetto fenomeno, oltre ad essere caratterizzato da comportamenti petulanti e fastidiosi nei confronti dei cittadini, si celano, molto spesso, forme di sfruttamento dei minori, e non solo da parte dei loro familiari, ma anche da parte di vere e proprie organizzazioni criminali, che vanno assolutamente stigmatizzate. “Le cronache dei mass media locali – afferma il consigliere Distefano – spesso riportano notizie di bambini sfruttati dalle comunità oppure da singole famiglie nomadi, affinchè gli stessi esercitino la questua. L’età dei bambini sfruttati va da quella più tenera (bambini in braccio a sedicenti madri regolarmente addormentati) a età immediatamente prossime all’ingresso scolastico. Fenomeni a cui possiamo regolarmente assistere in alcune strade e località del territorio comunale, in particolare nei pressi dei cimiteri. Mi riferisco a quello di Ragusa Centro dove,  soprattutto la domenica mattina, sono presenti persone che esercitano il commercio in forma itinerante occupando il suolo pubblico e offrendo insistentemente le loro merci, turbando così, il decoro, la sacralità e il raccoglimento che tali luoghi ispirano. Ma non solo. Anche nei pressi dei supermercati, ai semafori e in altri posti strategici dalla città, si verificano sistematici episodi di questua posti in essere da persone, piccoli e grandi, che assumono atteggiamenti invasivi. E’ stato dunque chiesto alle forze dell’ordine, e con l’intervento del sindaco hanno concordato pure il delegato per la sicurezza e i componenti della maggioranza del Consiglio comunale, di monitorare il fenomeno e, per quanto possibile, nel rispetto delle persone che lo esercitano, di estirparlo. Non si vuole mettere in discussione la solidarietà che, tra l’altro, il Comune di Ragusa esercita regolarmente erogando, ogni anno, milioni di euro per aiutare e sostenere in modo corretto coloro che versano in condizioni di effettiva indigenza”.

 

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