COPERTURA POSTI DIRIGENTI NEGLI OSPEDALI DELL’ASP 7 DI RAGUSA

In una nota inviata all’Assessore della Salute Regione Sicilia, On. Baldo Gucciardi, al Direttore Generale Dipartimento Pianificazione Strategica dell’Assessorato Regionale della Salute, Dr. Ignazio Tozzo, al Presidente della VI^ Commissione Sanità all’ARS, On. Giuseppe Digiacomo e al Direttore Generale ASP RG, Dr. Maurizio Aricò, il Segretario Generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo, il Coordinatore Regionale della Cgil medici, Renato Costa e il segretario generale della Fp Cgil di Ragusa, Aldo Mattisi denunciano il modo di procedere, illegittimo perché non previsto da alcuna normativa, dell’Asp 7 di Ragusa in riferimento alle nomine dei direttori di dipartimento o di strutture complesse per la copertura  dei posti delle strutture sanitarie, auspicando, invece, un rapido espletamento dei concorsi.

Si contestano, sul piano della legittimità e su quello dell’efficienza e dell’efficacia organizzativa, le procedure attuate dal Direttore Generale Dr. Maurizio Aricò  per le nomine e si chiede  all’Assessorato Regionale alla Salute ed alla VI Commissione Sanità all’ARS di intervenire:

1) per revocare gli incarichi sopra indicati;

2) per fare rispettare le corrette procedure delle nomine;

3) per sbloccare i concorsi delle Strutture Complesse e dei Servizi, privi di Direttori, necessari per una migliore assistenza sanitaria.

Questo il testo della nota:

“Negli ultimi anni sono andati in pensione molti Direttori di Strutture Complesse, lasciando  sguarniti reparti fondamentali nei nostri Ospedali.

La Direzione dell’ASP di Ragusa ha espletato giustamente, dopo l’autorizzazione dell’Assessorato Regionale, alcuni concorsi di Direttore per i reparti di Cardiologia, Chirurgia Generale, Urologia, Centro Trasfusionale e Pronto Soccorso, presso gli Ospedali di Ragusa, e il reparto di Ostetricia e Ginecologia e Pronto Soccorso di Vittoria.

Per tutti gli altri reparti e servizi privi di Direttori, in attesa dell’espletamento dei concorsi, è stata da tempo posta in essere da parte della ASP di Ragusa una prassi relativa alla copertura delle strutture sanitarie, Dipartimentale o di Struttura Complessa, del tutto anomala e non prevista da alcuna normativa.

Si è spesso proceduto alla nomina di altro Direttore di Dipartimento o di Struttura Complessa come Direttore ad interim, rispettivamente per coprire la vacanza di Direttore di Dipartimento o di Struttura Complessa sulla scorta dell’art. 18, del CCNL di dirigenza medica e veterinaria, che prevede in caso di “assenza per ferie o malattia o altro impedimento del Direttore di Dipartimento, la sua sostituzione è affidata dall’ASP ad altro dirigente con incarico di direzione di Struttura Complessa da lui stesso preventivamente individuato con cadenza annuale o ancora che in caso di assenza per ferie o malattia o altro impedimento del dirigente con incarico di direzione di Struttura Complessa, la sostituzione è affidata dall’Azienda ad altro dirigente della struttura medesima indicato entro il 31 gennaio di ciascun anno dal responsabile della Struttura Complessa; oppure ancora se l’assenza sia determinata dalla cessazione del rapporto di lavoro del dirigente interessato, la sostituzione è consentita per il tempo strettamente necessario ad espletare le procedure con durata di sei mesi, prorogabili fino a dodici; e infine che le ASP possono affidare la struttura temporaneamente priva di titolare ad altro dirigente con corrispondente incarico, solo nell’ipotesi in cui non possano fare ricorso alle sostituzioni di cui ai commi precedenti.

Del tutto anomala si rivela poi la prassi di nomina di Direttore Di Dipartimento ad interim, perché non prevista da alcuna norma, perché comunque non giustificata e/o giustificabile dal rispetto dei tempi di una procedura concorsuale e perché comunque la scelta del nuovo Direttore è una scelta del tutto discrezionale del Direttore Generale essendo già fissa e predeterminata la platea dei soggetti nominabili (i Direttori delle Strutture Complesse appartenenti al Dipartimento) posti tutti su un piano di parità. L’affidamento ad interim, è applicabile solo ed esclusivamente nelle ipotesi in cui non sia possibile nominare il sostituto del Direttore assente di Struttura Complessa, nelle more dell’espletamento delle prove concorsuali, ma non di certo nell’ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro del Direttore di Dipartimento.

Ne consegue pertanto che in caso di assenza del Direttore di Dipartimento, non è dato al Direttore Generale procedere alla nomina ad interim di altro Direttore di Dipartimento, ma di procedere con immediatezza alla nomina del nuovo Direttore.

Solo in assenza di dirigenti interessati, titolari d’incarichi di struttura semplice o in possesso dei titoli sopra indicati, l’art.18 prevede la possibilità di conferire ad interim la direzione di una Struttura Complessa a Direttore di altra Struttura Complessa, mentre non trova giustificazione alcuna il conferimento dell’incarico ad interim senza il preventivo esperimento delle procedure atte alla individuazione del sostituto.

Tale non corretta prassi di conferimento dell’incarico di sostituzione di Direttori di Struttura Complessa cessati dal servizio ad un altro Direttore di Struttura Complessa, non solo viola i diritti dei dirigenti appartenenti a tali strutture, ma determina anche una grave compromissione del principio del buon andamento dell’azione amministrativa posto che appare realmente complesso per il Direttore di un’altra Struttura Complessa conoscere e gestire le problematiche organizzative e professionali di una struttura nella quale di fatto non opera, e che appare altresì non corretto che lo stesso debba sottrarre tempo ed energie alla direzione della struttura alla quale è preposto per farsi carico di dirigerne un’altra.

Tale situazione è aggravata quando si è conferita ad interim a un Direttore di Struttura Complessa, la direzione di un’altra Struttura Complessa, appartenente ad altro Presidio Ospedaliero, diverso da quello in cui opera il Direttore incaricato.

Tale prassi reiterata e non connessa all’oggettiva impossibilità di conferire un incarico di sostituzione non trova fondamento né sul piano logico né sul piano giuridico, ed è foriera di gravi problemi organizzativi sia interni che nei rapporti con l’utenza esterna.

L’ASP di Ragusa ha ulteriormente aggravato le conseguenze, avvalorando un’altra prassi, anch’essa priva di alcun fondamento giuridico oltre che logico, e cioè la nomina, operata intuitu personae, da parte del Direttore ad interim, del suo c.d. Referente, cui affidare la totale attività organizzativa e sanitaria della struttura complessa.

I Direttori nominati ad interim infatti (storico rimane l’incarico al Direttore della Struttura complessa di Ortopedia di Ragusa e del contestuale incarico ad interim delle strutture complesse di Chirurgia Generale e di Urologia), non avendo gli strumenti minimi, sia organizzativi che clinico-professionali, per poter dirigere una struttura complessa di cui non hanno competenze specifiche, hanno proceduto, con l’avallo della Azienda Sanitaria alla individuazione di un dirigente interno alla struttura affidata, liberamente scelto, cui “delegare”, anche con apparenza esterna, le funzioni apicali, il c.d. Referente.

Tale figura di Referente è del tutto sconosciuta in tutta la normativa di settore, sia legislativa che contrattuale, essendo disciplinate sole le figure del sostituto temporaneo del Direttore e del sostituto del Direttore assente ma ciò nonostante nella prassi aziendale tale qualifica viene riconosciuta, sia nella organizzazione interna, in quanto il c.d. Referente partecipa alle attività in rappresentanza della Struttura Complessa, è contenuta nella modulistica e nella cartellonistica della struttura, e come tale quindi dichiarata ai pazienti, ed è stata, da come si desume dagli atti, anche oggetto di positiva valutazione da parte del Direttore Generale, in sede di completamento delle operazioni concorsuali di Primario, come elemento discriminate tra concorrenti ugualmente idonei.

Incredibilmente quindi per prassi nell’ASP di Ragusa si è introdotta una deroga a quanto previsto dal comma 6 dell’art.15 del D.Lgs. n.502 del 1992, che individua nel  Direttore di Struttura Complessa l’unico soggetto cui sono attribuite, oltre a quelle derivanti dalle specifiche competenze professionali, funzioni di direzione e organizzazione della struttura e l’adozione delle relative decisioni necessarie per il corretto espletamento del servizio e per realizzare l’appropriatezza degli interventi con finalità preventive, diagnostiche, terapeutiche e riabilitative, attuati nella struttura loro affidata, con correlata individuazione dell’efficace ed efficiente gestione delle risorse assegnate, in quanto è stata prevista la delega integrale delle funzioni stesse, al di fuori delle ipotesi previste e disciplinate dal più volte citato art.18.

Quest’ultimo, infatti, al comma 2 disciplina requisiti e procedure per la individuazione del sostituto temporaneo del Direttore per tutti i casi di assenza o impedimento: trattasi quindi all’evidenza di sostituzione temporanea, e non di delega di funzioni.

Il successivo comma 4 disciplina poi l’ipotesi di conferimento integrale delle funzioni ex comma 6 dell’art.15 del D.Lgs. n.502/1992 al sostituto del Direttore assente.

In entrambe le ipotesi non è prevista la delega di funzioni per altro operata dal singolo Direttore ad interim nei confronti di un dirigente medico, spesso scelto anche al di fuori e in violazione dei criteri e delle procedure disciplinate per la scelta del sostituto anche temporaneo del Direttore, creando una serie di problematiche con notevoli disservizi e malumori fra i dirigenti medici di questi reparti che si ripercuotono sull’assistenza ai pazienti.

Quali sono le motivazioni di queste scelte? Si vogliono risparmiare risorse a discapito dell’assistenza ai pazienti?

C’è un lungo elenco di questi posti di responsabilità lasciati vuoti:

1)       Medicina Ospedale “Maggiore” di Modica

2)       Neurologia Ospedale “Guzzardi” di Vittoria

3)       Geriatria Ospedale “Maggiore” di Modica

4)       Medicina Ospedale “Busacca” di Scicli, trasformata in Unità Operativa Semplice di Lungodegenza

5)       Tutti i servizi di Endoscopia Digestiva (ex Gastroenterologia) di Ragusa, Modica e Vittoria

Questi cinque reparti e servizi sono stati affidati ad interim al Primario di Nefrologia e Dialisi di Modica, Scicli e Ragusa nonchè Capo Dipartimento di Medicina.

E’ possibile affidare tutti questi incarichi ad una sola persona? E’ una politica sanitaria sana e corretta?

Tra l’altro, tutti questi reparti sono stati affidati a dei  Referenti di reparto, figura non contemplata nel Contratto Collettivo Nazionale della Dirigenza Medica e Veterinaria, per espletare le funzioni del Primario,  quindi illegittima, come abbiamo spiegato sopra.

E l’elenco non è finito!

–       L’Ostetricia e Ginecologia di Modica sono affidate ad interim al Direttore di Ostetricia di Vittoria;

–       La Cardiologia di Modica è affidata ad interim al Direttore della Cardiologia di Ragusa;

–       L’Ortopedia del “Guzzardi” di Vittoria è stata affidata sempre ad interim al Direttore dell’Ortopedia di Ragusa, limitando inevitabilmente l’attività operativa del Reparto;

–       Anche la Chirurgia Vascolare di Vittoria è affidata ad interim al Direttore di Ortopedia di Ragusa, che somma le responsabilità in più reparti allocati in strutture ospedaliere diverse, oltre all’incarico di Capo Dipartimento Materno Infantile, per il quale è richiesta la necessaria competenza ed esperienza.

–       L’Oncologia di Ragusa è affidata ad interim al Direttore dei Servizi di Anatomia Patologica di Ragusa e Vittoria;

–       La Psichiatria di Modica è stata affidata ad interim al Capo Dipartimento di Salute Mentale;

–       Il SIAN e il SIAV sono affidati ad interim al Capo Dipartimento Prevenzione;

–       I quattro Laboratori Analisi della ASP di Ragusa, poichè anche qui il Direttore è andato in pensione, sono stati affidati ad interim al Direttore dei Centri Trasfusionali che sono tre e quindi in tutto fanno sette postazioni;

–       La Pediatria di Modica, il cui Direttore anch’egli andato in pensione, è stata affidata ad interim al Direttore di Neonatologia di Ragusa.

Anche qui sono stati individuati dei Referenti di reparto, con la solita prassi illegittima.

In questo modo di procedere, il sistema delle responsabilità e delle competenze, la gestione del rischio clinico e la

sicurezza dei pazienti sono assicurati?

Riteniamo che i concorsi per tutti questi Primariati debbano essere espletati al più presto, per il buon funzionamento dei reparti e dei servizi. Anche per la nomina dei Capi Dipartimento, effettuata in via provvisoria un anno fa, non è stata eseguita la normale procedura e cioè la convocazione del Comitato del Dipartimento, al fine di proporre  un nominativo condiviso, in base ai titoli e maggiore competenza.

Ci si chiede, quanto durerà la provvisorietà di questi incarichi?

Intanto aumenta il malcontento nei confronti della Direzione Generale, per decisioni e incarichi che non tengono conto delle leggi e delle procedure previste, ai fini del rispetto dei diritti e delle aspettative di coloro che hanno i requisiti per assumere tutti gli incarichi sopra indicati”.

 

 

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